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21/05/24 ore

DIRITTI E LIBERTA'

12 maggio 1977 - 12 maggio 2021: 44 anni fa veniva assassinata Giorgiana Masi

“Il 12 maggio 1977 Giorgiana Masi, 19 anni, fu colpita sul lungotevere davanti a Ponte Garibaldi, mentre correva verso piazza Sonnino in seguito ad una carica della polizia. Secondo l’autopsia il proiettile, esploso a un’altezza di 93 centimetri da terra, aveva viaggiato con un andamento rettilineo: era entrato nella regione lombare posteriore, proprio sopra l’osso sacro, aveva attraversato una vertebra, ed era uscito sopra l’ombelico”. Così riporta una didascalia del libro bianco che i radicali produssero per documentare quello che accadde in quel tragico 12 maggio del 1977...

È socialmente pericoloso: rinchiuso da sette anni per una diagnosi sbagliata

Una diagnosi sbagliata e viene dichiarato socialmente pericoloso: così inizia il calvario di Alberto Esposito, quarantanovenne di Rimini, sottoposto a misure di sicurezza dal novembre 2014, quando una perizia psichiatrica lo identifica come incapace d'intendere e di volere, ma schizofrenico. L'uomo, colpevole di aver mostrato i genitali in pubblico, viene rinchiuso così in una comunità terapeutica per sette anni, nonostante i medici abbiano successivamente rigettato la certificazione iniziale: ulteriori esami mostrano infatti come sia affetto da ritardo mentale… di Camillo Maffia

Ambrogio Crespi entra in carcere in nome (e nel silenzio) del popolo italiano

L'ingresso in carcere di Ambrogio Crespi è uno di quegli eventi simbolici dove il confine tra realtà e metafora sembra perdersi nel silenzio dell'immagine, dove un finale che nelle intenzioni degli autori dovrebbe mostrare al pubblico l'esito dell'implacabile ma imparziale corso della giustizia lascia invece gli spettatori inquieti e non convinti; essi tacciono, a loro volta, come nelle ultime indicazioni di scena del Boris Godunov di Alexsandr Puskin. Così il grande autore russo volle concludere il suo celebre dramma: con astanti che dovrebbero applaudire, ma non lo fanno; si racconta che il regime sovietico abbia lasciato intatto il copione teatrale, cambiando solo questa scena conclusiva per sostituirla con un popolo che batte invece obbedientemente, e stupidamente, le mani. di Camillo Maffia

Il punto sulla emergenza Giustizia. Conversazione con l’avv. Fabio Viglione

Mercoledì 27 gennaio 2021, il ministro Bonafede doveva presentare la sua Relazione sullo stato della giustizia in Italia. L’occasione era a tal punto a rischio per la tenuta della maggioranza di sostegno al governo Conte, che probabilmente è stata una delle principali cause per la scelta di salire al Colle da parte del presidente del Consiglio per dare le sue dimissioni. Resta comunque importante fare il punto sull’emergenza giustizia, che riguarda vari aspetti del nostro vivere civile. Agenzia Radicale lo fa con una conversazione con l’avv. Fabio Viglione…

Delitti mediatici e processi indiziari, il problema è nel metodo: intervista al giudice Gennaro Francione

La crescente deriva giustizialista nel nostro paese è solo una conseguenza delle contraddizioni del sistema mediatico che spettacolarizza le vicende di cronaca o ci sono criticità più profonde che toccano l’ambito stesso dell’impianto processuale? Ne abbiamo parlato con Gennaro Francione, ex-magistrato e scrittore, fondatore del Movimento per il Neorinascimento della Giustizia, che da anni si batte contro il processo indiziario e per l’introduzione in ambito giudiziario di un metodo scientifico di stampo popperiano... di Gianni Carbotti e Camillo Maffia