Era il 1979, Pechino iniziava a scongelare le relazioni con Taiwan dopo 30 anni da separati: l'isola con un suo sistema giudiziario e politico, sebbene non avesse mai proclamato l'indipendenza, Pechino con la sua rivoluzione maoista. (da euronews.com)
Se la riforma dell’ordinamento penitenziario è arrivata in questa legislatura, lo si deve anche allo sforzo inesauribile del Partito Radicale e di Rita Bernadini che con continui solleciti al governo e con costanti digiuni di dialogo – anche pericolosi per la salute della dirigente radicale –, insieme con altri esponenti radicali come Deborah Cianfanelli, sono riusciti ad incassare questo risultato. Un’azione riconosciuta dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che dai microfoni di Radio Radicale ha detto: «Mi sono sentito messo in mora da loro, ma senza questo stimolo non saremmo arrivati dove siamo arrivati. La battaglia pubblica e politica l’hanno fatta i Radicali!». di Valentina Stella (da Il Dubbio)
"Il caso delle due detenute di Roma che si sono sposate e occupano la stessa cella non può restare un precedente isolato". Rita Bernardini, coordinatrice della presidenza del partito radicale, fa lo sciopero della fame da 12 giorni per chiedere al governo di emanare i decreti delegati di riforma penitenziaria, nei quali il diritto all'affettività è un cardine… intervista di Cristiana Nadotti (da la Repubblica)
Quella del fine vita è una questione di libertà, di rispetto della volontà, di dignità del vivere e del morire che dev'essere lasciata quanto più possibile alla scelta di ciascuno... di Elena Catteneo, Mario Monti, Renzo Piano, Carlo Rubbia
Nelle grandi culture premoderne i sacrifici di esseri umani incolpevoli erano sempre socialmente ritualizzati come tributi dovuti a divinità irate o a dominatori esigenti. Notissimo è il mito del Minotauro, mostro a cui Minosse, re di Creta, dava annualmente in pasto sette giovinetti e sette vergini, tributo da lui imposto alla città d’Atene. Tali sacrifici non erano mai senza una ragione, essendo immaginati come mezzi necessari per la salvezza della collettività. di Aldo Masullo (da ilmattino.it)
Non è per nulla convincente la difesa che su Repubblica di ieri Roberto Saviano ha fatto del rifiuto opposto da alcune Ong — in particolare da Médecins sans frontières — di accettare la presenza di agenti armati dello Stato italiano sulle loro navi nel Mediterraneo. A principale sostegno del proprio punto di vista Saviano invoca l’assoluta neutralità che le Ong dedite all’aiuto umanitario non possono non avere. Neutralità che invece sarebbe comunque violata dalla presenza nei luoghi di loro competenza, come appunto le navi in questione, di armi e di armati a qualunque titolo questa sia. di Ernesto Galli della Loggia (da corriere.it)