Per capire cosa è successo durante l’attacco diretto dell’Iran a Israele, bisogna tornare indietro di quattro anni, all’uccisione da parte degli Stati Uniti del comandante della Forza Quds iraniana Qasem Soleimani. L’Iran aveva bisogno di reagire simbolicamente come ritorsione per salvare la faccia e ha chiesto di farlo. Gli Stati Uniti gli hanno permesso di attaccare la propria base aerea di Ayn Al-Asad in modo che nessuno rimanesse ferito. Quindici missili furono lanciati contro la base, provocando lievi danni e nemmeno una goccia di sangue. L’Iran potrebbe meritare un premio Nobel per la pace per essere riuscito a lanciare 15 missili senza uccidere nessuno… di Yigal Carmon (da Memri)
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