Nel giro di pochi anni abbiamo registrato un massiccio mutamento di opinione a proposito di liberalizzazioni ed intervento statale, si è passati dal plauso incondizionato e confuso, che non rilevava neppure la differenza tra privatizzazione e liberalizzazione, all’invocazione dell’intervento statale in ampi settori. di Vincenzo Olita (da Società Libera)
Si dice, rischiando il luogo comune, che cambiare idea sia sintomo di intelligenza, di apertura mentale, disponibilità al dialogo e al confronto ...e bla bla bla. Bene. Attenti tuttavia a non abusare..
La scorpacciata di notizie, ghiotte intercettazioni, umilianti pettegolezzi e squallidi dejà-vu si è appena conclusa. Sazi e soddisfatti, i giornalisti se ne tornano ciascuno alla propria dimora: sono state emesse le condanne di primo grado, la festa è finita e ci si rivedrà tutti alla prossima occasione, quando ci sarà l'appello – ma sarà una festicciola minore, una ripetizione che in fondo non è tale dell'evento trascorso. La sala stampa, che fino a poco fa echeggiava di ebbre risate e ruttini soddisfatti, è ora immersa in un lugubre silenzio. di Gianni Carbotti e Camillo Maffia
- Castel Romano campo rom: il destino delle comparse - Oltre la desolazione (Agenzia Radicale Video)
Troppo “bello” per essere vero il patto a 4 per il modello tedesco in versione italiana. Trovato il pretesto, è tutto saltato nel modo che più si confà a una classe politica che una volta di più mette in mostra i suoi peculiari limiti, nel bel mezzo di una crisi politico-istituzionale che non si risolve certo – come già scritto su queste pagine - con le sole leggi elettorali. Ne parla Geppi Rippa in Maledetta Politica, sollecitato da Antonio Marulo, alla luce degli ultimi eventi che hanno affossato il nuovo porcellum.
Come era prevedibile, la campagna per il referendum si sta trasformando in una rincorsa demagogica. Di qui al 4 dicembre si tenderà a discutere sempre meno nel merito della riforma Renzi-Boschi e sempre più si cercheranno scorciatoie per conquistare il consenso dell’opinione pubblica. di Stefano Folli (da la Repubblica del 25/10/2016)
Il 9 luglio scorso, ai sensi dello Statuto del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, articolo 2, un terzo degli iscritti da almeno sei mesi al partito ha convocato il 40° Congresso straordinario del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, da giovedì 1 settembre (a partire dalle ore 14) a sabato 3 settembre, a Roma, presso il penitenziario di Rebibbia, Via Raffaele Majetti 75.
Questo il comunicato dei convocatori del Congresso straordinario. Quaderni Radicali e Agenzia Radicale ritengono utile l’apertura di un dibattito precongressuale in questa fase critica e difficile dopo la morte di Marco Pannella. Di seguito l’intervento di Angiolo Bandinelli.
Nella giornata di ieri 25 Novembre la città di Roma ha ospitato nel traffico più che mai congestionato il dissenso di chi non si è arreso di fronte al blocco ministeriale del metodo Stamina. di Ludovica Passeri
Niente paura: la Fiat non ha alcuna intenzione di chiudere altri stabilimenti in Italia, dopo quello siciliano di Termini Imerese e l'Irisbus di Valle Ufita in provincia di Avellino. In più, mantiene ferma la promessa di voler fare nuovi e importanti investimenti. In compenso, e nel frattempo, scarica un po’ di costi sulla collettiva attraverso il ricorso a due anni circa di Cassa integrazione straordinaria.
Le aspettative sono state alle stelle per tutta la prima parte dell’anno fino al 21 luglio quando, nelle sale Statunitensi, i due film dell’anno sono usciti in contemporanea. In Italia la programmazione è stata diversa: 20 luglio per Barbie e 23 agosto per Oppenheimer. Due film agli antipodi, sia come tematiche trattate che come estetica generale della pellicola stessa, che hanno battuto tutta una serie di record cinematografici durante il loro primo fine settimana statunitense. Proprio a causa del grande contrasto di genere tra i due film, il web si è riempito di meme sui due film, sulla scia del trend Barbenheimer… di Giulia Anzani
Washington - Il ministro degli Affari Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, si è recentemente recato in visita in un villaggio libanese, al confine con Israele. "Gli attuali sviluppi nella regione porteranno al crollo dell'entità sionista, che capisce solo il linguaggio del potere", ha dichiarato Abdollahian, mentre osservava da lontano i territori dello Stato ebraico. In Libano, però, sono numerose le voci che si oppongono a un’escalation militare nell’area, proponendo invece di investire le risorse del Paese nello sviluppo del Libano, per portarlo fuori dall’attuale crisi economica e politica… di Anna Mahjar-Barducci
Cos’è l’uomo? E qual’è il suo posto nel mondo?
A queste e tante altre domande hanno provato a dare una risposta Manlio Iofrida, che insegna filosofia francese contemporanea all’Università di Bologna e Silvano Petrosino, docente di Teorie della comunicazione Antropologia religiosa e media alla Cattolica di Milano. Dall’intervista del primo al secondo in occasione di un seminario pubblico tenutosi nel capoluogo emiliano nell’ambito dei lavori del gruppo di ricerca “Officine filosofiche”, è nato un serrato confronto che è stato poi pubblicato dalle Edizioni Dehoniane di Bologna con il titolo “Contro il post-umano. Ripensare l’uomo pensare l’animale”. di Elena Lattes