Gli stati nazionali sono stati ricostruiti e gli approcci “federalisti” – cioè l’idea di fare dell’Europa una federazione di stati, alla quale i singoli paesi conferivano porzioni di sovranità in campi specificamente determinati (politica estera, difesa, linee generali dell’economia) - sono diventati sempre più genericamente “europeisti”. di Silvio Pergameno
Lontano dai "frati sussurroni", cha biascicano litanie di rinuncia alla ragione. Cerca "o' silenzio, comme n'amante". Siamo a Napoli, intorno al 1575. il giovane su un alto scoglio, di fronte al mare, di sera, è fra Giordano Bruno. Parla in napoletano, la lingua delle Sirene e dei mercati. E' "o scuoglio ’cchiu filosofico e Napule. Qui il pensiero se ne può andare vagando come un gabbiano sull’acqua. E quante su ste stelle e pianeti elumi erranti? Chi 'e po' cuntà?". di Salvatore Balasco
Con la fine del 2015 va delineandosi per il premier Renzi il punto critico della sua parabola politica. Lo sostiene Biagio de Giovanni in questa intervista con il direttore di «Quaderni Radicali», nella quale si descrive come l’iniziativa intrapresa dal segretario del PD rischia di essere pregiudicata da un eccesso di politicismo. Senza falsi moralismi, Biagio de Giovanni interpreta l’azione di Renzi all’insegna del realismo politico, riconoscendogli di aver dato una scossa a un sistema che sembrava ormai girare a vuoto. Tuttavia, egli individua due aspetti problematici nel prosciugamento delle fonti di legittimazione dentro la società, a cominciare dalle realtà urbane, e nella crisi di rappresentatività che rischia di aggravarsi coi cambiamenti introdotti dalla legge elettorale e dalla riforma del Senato.
Nell’ultima riunione in Commissione Giustizia al Senato è spuntato infatti il divorzio immediato. Per chi ha a cuore la velocizzazione dei tempi per lo scioglimento del matrimonio, potrebbe a prima vista sembrare una cosa buona e giusta. Tuttavia, data la litigiosità parlamentare in materia, certe norme o postille sembrano fatte a posta per creare divisioni che poi si posso tradurre in ulteriori ostacoli e dilazionamento dei tempi per il varo della legge.
Nell’esposizione alla galleria La clessidra Mario Moretti si è cimentato in tipo di rappresentazione artistica differente da quelle che ci ha abituato a vedere. Con la matita affronta l’immagine che vuole rappresentare, stabilendo con essa il medesimo rapporto che aveva in precedenza con il colore. di Giovanni Lauricella
In coincidenza del viaggio negli Usa della leader dell’ opposizione birmana e premio nobel per la pace, Aung San Suu Kyi, e a pochi giorni dall’incontro su suolo americano del nuovo Presidente Birmano, Thein Sein, con i vertici di Stato Usa, previsto per il 24 settembre, la tv di Stato del Myanmar ha diffuso la notizia di una nuova amnistia prevista per 500 persone imprigionate nelle carceri del Mynmar, tra cui 80 condannati per reati di opinione.
In questi giorni è apparso sugli schermi italiani il film L’incredibile vita di Norman dell’israeliano Joseph Cedar, già vincitore dell’Orso d’Oro per la regia di Beaufort nel 2007 e nel 2011 a Cannes del premio per la miglior sceneggiatura di Hearat Shulayim (ora candidato all’Oscar come miglior film in lingua straniera). di Giovanna D’Arbitrio
“Filosofia della pancia vuota”: non vuol esser il tentativo di scherzare su uno su uno dei drammi sociali più preoccupanti della nostra società italiana di questo tempo, un dramma – la mancanza del lavoro - che investe proprio le generazioni più giovani, cui toglie la speranza del domani e declassa un’intera generazione di cittadini, ma una polemica nei confronti di uno stato sociale che a furia di fare del lavoro di chi lavora la misura di tutti i valori rischia di dimenticare che la crescita economica non è un bene naturale assicurato per sempre, ma un traguardo che può anche essere difficile da raggiungere e una polemica nei confronti di un modo di ragionare che finisce per chiudere la porta in faccia ai profughi di guerra con la motivazione di non poter assicurare loro le tre stanze con accessori e un posto di lavoro fisso. di Silvio Pergameno
Candidato al Premio Pavoncella 2016, il libro di Alessia Lionello “Lionello, sono morto dalle risate” (Ed. Bompiani) si è classificato tra i finalisti e anche se non ha vinto alcun premio. Si tratta di un libro gradevole gradevole che si legge volentieri apprezzando il ritratto di un bravo attore, capace di far divertire diverse generazioni nel corso della sua vita. di Giovanna D’Arbitrio
Venerdì 26 febbraio, con Antonio Ingroia abbiamo avuto un incontro che ha permesso un confronto sia sulla sua passata attività di magistrato inquirente, sia su quelli che sono i suoi odierni impegni quale avvocato. In varie occasioni abbiamo espresso opinioni divergenti dalle sue, tanto riguardo alle inchieste che l’hanno visto protagonista, quanto in riferimento alle posizioni politiche assunte candidandosi a premier per la lista Rivoluzione civile. Durante la conversazione con il direttore di «Quaderni Radicali» e «Agenzia Radicale» Giuseppe Rippa e Luigi O. Rintallo, Antonio Ingroia – coadiuvato dal consulente tecnico Antonio Di Natale – oltre ad aver modo di ribattere alle critiche sul suo attuale lavoro di amministratore della società e-Servizi della Regione Sicilia, ha affrontato vari argomenti: dai temi della giustizia alla deformazione subita dall’anti-mafia, per finire ai metodi in cui si esercita il confronto politico in Sicilia come nel resto del Paese. Sono emerse considerazioni non scontate e – per certi versi – al di fuori dei ruoli pre-costituiti della rappresentazione informativa prevalente.
- Giustizia, il punto di vista dell’avvocato Ingroia (Agenzia Radicale Video)
Sono le questioni “aborto” e “eutanasia” a ridefinire le salutari e fisiologiche distanze tra Francesco e la nuova tifoseria occasionale della Chiesa, quel pubblico che subisce straordinariamente il fascino delle infinite modernità del Pontefice pur senza condividerne la fede o coltivandone una tiepida. di Ludovica Passeri