Nell'arte contemporanea difficilmente troviamo sufficiente chiarezza e linearità, e rappresentazioni in senso esplicito, in quanto sembra che il significato nascosto, la cripticità, il disorientamento dello spettatore, siano il vero fine verso cui tutto converge, ivi compreso il linguaggio, indipendentemente dagli stili o correnti che si vogliono prendere in considerazione. di Giovanni Lauricella
L’11 settembre è stato scelto, tanto tempo fa, per celebrare l’orgoglio e l’autonomia culturale del popolo catalano. Molti anni dopo (11.09.12), oltre 1milione e mezzo di persone (secondo il quotidiano spagnolo El Pais) sono scese nelle piazze tra le assolate strade antistanti le curiose case gaudiane, per ricordare al proprio governo e all’Europa intera, che l’identità di un popolo ha confini molto più profondi nel cuore che in limiti geograficamente ascritti e ribadire come prima, più di prima, che la regione catalana esiste e vuole “essere” per diritto di nascita.
Come a voler celebrare l’anniversario dell’elezione di Ilona Staller al parlamento, avvenuta nell’ormai lontano ’87, si è proiettato in anteprima “Cicciolina, l’arte dello scandalo”, un film documentario del regista Alessandro Melazzini su quel fenomeno pornografico - opera di Riccardo Schicchi - che dette l’avvio ad una singolare fase della politica italiana, serata proposta da Mario Staderini nel giorno dell'addio a Hugo Hefner, fondatore di Playboy. di Giovanni Lauricella
La vicenda romana del movimento ”5 Stelle”, come ampiamente illustrata dal direttore di A.R. Giuseppe Rippa nella conversazione con Antonio Marulo, apre a mio avviso un discorso molto più ampio e tutto da fare. Perché si tratta di un Movimento dai contorni indefiniti e le cui debolezze e incertezze interne rappresentano per ora l’unica carta che gli avversari giocano nei suoi confronti. Una carta sicura, poi? Perché non basta dire che sbagliano tutto e litigano tra loro come tutti gli altri. Anche se è vero. di Silvio Pergameno
“Il consenso fu massiccio, pressoché unanime; quanto ai dissenzienti, scivolarono progressivamente in una sorta di sfiducia apatica che li portò, talvolta, a rinnegare le proprie stesse idee.” Nonostante qualcuno affermi che l’arte non può essere politicizzata, durante il ventennio fascista nessuno riuscì ad essere completamente neutrale. Avvenne così che, anche fra i musicisti, fra i compositori e i direttori d’orchestra, furono molti coloro che si sottomisero alle imposizioni del regime o ne sposarono l’ideologia. di Elena Lattes
C’era una volta l’Italia “paese per vecchi”. Anche se, almeno per la politica, da un po’ sembrava non esserlo più a causa della rottamazione. Ma il vento può d’improvviso cambiare, se i “giovani rampanti” non si dimostrano all’altezza. Almeno questo è l’auspicio di Guido Bertolaso, intervistato a Radio Capital all’indomani della sua “discesa in campo”. di Antonio Marulo
Un programma di sterilizzazione per donne in età fertile, manco si tratti dei piccioni che invadono piazza San Marco a Venezia. Tutto questo in India, dove il governo organizza campagne volontarie per la vasectomia e la tubectomia. Operazioni che possono anche finir male, come è accaduto nello Stato di Chattisgarh a otto donne, che sono morte da lunedì, e ad altre 64, ricoverate in ospedale", molte delle quali in gravi condizioni.
Nella storia dell'arte molti artisti hanno visto la coniazione di definizioni formulate appositamente per la loro arte, al punto che tale nome o definizione che fosse ha inglobato chiunque avesse qualcosa in comune con le loro opere, tanto da aver contrassegnato col proprio stile intere epoche. Altri, invece, anche senza volerlo, hanno mantenuto sul proprio stile una specie di esclusiva al punto che si è estinto con la morte dell'ideatore. di Giovanni Lauricella
Premiato al Festival di Cannes 2017 per la “miglior regia” di Sofia Coppola, “L’Inganno” è in effetti un remake della pellicola di Don Siegel “La notte brava del soldato Jonathan” tratto dal romanzo “A painted Devil” di T. P. Cullinan. di Giovanna D’Arbitrio
Succede a volte che comportamenti trascurabili servano a comprendere meglio il carattere di una persona. La stessa cosa vale per certe notizie, che pur relegate tra le brevi o i fogliettoni di costume aiutano a capire aspetti significativi della società in cui viviamo. Prendiamone tre uscite proprio in questi giorni sui quotidiani. La prima riguarda Gianni Morandi, che ha postato su un suo blog la foto che lo ritrae a far la spesa di domenica presso un supermercato. È stato sommerso da post che lo contestavano e gli rimproveravano di aver così favorito lo “sfruttamento” dei commessi costretti a lavorare nel giorno festivo… di Luigi O. Rintallo
Il calcio può essere considerato un fenomeno religioso? Se sì, perché? Cos’hanno i due in comune? La popolarità di questo sport è un bene o un male? In “Football” pubblicato da EDB Lampi, Marc Augé risponde a queste e ad altre analoghe domande. Un libro minuscolo, ma concentratissimo e soprattutto molto attuale, uscito proprio alla vigilia dei campionati europei 2016. di Elena Lattes