E' morto nella notte di ferragosto, alle 2,30, nell'ospedale di Santo Spirito in Sassia, Mario Signorino. Aveva 78 anni ed era da tempo malato. Nell'emozione e nel dolore per la sua scomparsa proverò a tracciarne un ricordo personale e a rievocare i momenti salienti della sua biografia, affidandomi soprattutto alla lunga amicizia e alla intensa collaborazione professionale e politica che abbiamo avuto in alcuni periodi della nostra vita. di Gianfranco Spadaccia
Il suo amore per l'Italia nasce ancora prima di sceglierlo come destinazione della sua fuga, poco più che ventenne, dalla dittatura romena. Nel nostro Paese vi è rimasta per quasi quarant'anni, durante i quali si è costruita la sua carriera e la sua nuova famiglia: qui si è sposata, è diventata celebre, è nato suo figlio e, con tanta fatica, è riuscita a portarci i suoi genitori. di Elena Lattes
Si è chiusa due giorni fa la finestra aperta dal Movimento 5 Stelle per la presentazione delle candidature per le prossime elezioni comunali di Roma. L’unica cosa che si sa, per ora, è che dalle urne, come comunicato dal deputato Alessandro Di Battista, “sono usciti i nomi di tanti attivisti, degli attuali 4 consiglieri del Movimento e anche di tanti sconosciuti”. Ma il processo di selezione non si ferma qui: adesso, ricorda fieramente il pasdaran grillino, “i nomi dovranno passare al vaglio dei garanti, per la certificazione necessaria alla presentazione delle liste e alla scrematura delle teste di serie per i capolista candidati a sindaco”. di Ermes Antonucci
"Arte totale: il Gruppo 63", a cura del critico Achille Bonito Oliva, celebra all'Auditorium di Roma e alla Fondazione Marconi di Milano i 50 anni dalla nascita del gruppo che si costituì a Palermo nell' ottobre del 1963. di Giovanni Lauricella
Le ragazze terribili anti-Putin rischiano una condanna a tre anni di carcere. Questa è infatti la pena richiesta del procuratore russo per le Pussy Riot, colpevoli di aver intonato sull’altare della cattedrale ortodossa di Cristo Salvatore nello scorso febbraio una canzoncina contro il nuovo zar di tutte le russie.
Happy End è la cronaca dell'implosione indentitaria di una famiglia dell’alta borghesia francese, chiusa nel suo arroccamento sociale ed economico per difendersi da contaminazioni di ogni genere, non ultima quella dell’immigrazione in corso, a Calais. Il regista si serve ancora di Isabelle Huppert e di Jean Louis Trintignant, con i quali costruì Amour (2012) forse la sua opera maggiore, almeno finora. di Vincenzo Basile
- Cannes 2017. Vivacità delle polemiche: ecco la questione morale di V.B. (Agenzia Radicale)
- Cannes 2017, è la volta del Male e suoi derivati. Ma il cielo della Croisette è sempre più blu di V.B. (Agenzia Radicale)
Barack Obama interviene a Sirte con l’”USA Air Force”, il fortilizio dell’Isis che la Libia del governo Serrai non riesce a smantellare (pur essendo contrario alla presenza di truppe di terra “straniere”). Questi fatti debbono essere debitamente interpretati. Partendo da una riflessione sui motivi per i quali la principale preoccupazione del Presidente degli Stati Uniti negli anni passati è stata quella di sganciarsi, per quanto possibile dal Medio Oriente, mentre poi è stato costretto a trovarsi di nuovo coinvolto da quelle parti. Ed evidentemente sempre più coinvolto, come i fatti vengono dimostrando. di Silvio Pergameno
Giovedì 7 aprile 2016, alle ore 18.00, presso la libreria Feltrinelli di Salerno, presentazione del libro di Angelo Polimeno “Non chiamatelo Euro. Germania, Italia e la vera storia di una moneta illegittima” (Mondadori Editore). Introduce e coordina Franco Esposito, ne parlano Massimo Adinolfi, Alfonso Andria, Andrea Manzi, Giuseppe Rippa. Interviene l’autore.
Ognuno è libero di avere qualsiasi opinione negativa sulla pluriennale esperienza di governo di Antonio Bassolino alla guida del comune di Napoli prima (1993-2000), e della regione Campania poi (2000-2010), e dunque anche della proposta, da lui lanciata alcuni giorni fa, di candidarsi alle prossime primarie del Pd nel capoluogo campano. Ma che ad egli, cittadino italiano e politico come tutti gli altri, venga negata questa possibilità attraverso un ambiguo cambio di regole in corso d'opera, e da parte di un partito che fin dalle sue origini aspira a definirsi "democratico", ciò rende tutta la situazione alquanto paradossale. di Ermes Antonucci
Parola d’ordine: semplificare! Ce la sentiamo dire a più riprese, come un mantra. Renzi, almeno a parole, ne ha fatta una ragione di vita per la sua missione salvifica a Palazzo Chigi: perché se l’Italia non si sburocratizza, fra le altre cose, non ha futuro. Questo però non vale per tutto. Ci sono materie che hanno le loro complicazioni e a volte gli aggettivi ingannano.
Gli itinerari, ripercorsi attraverso la pittura, celebrano l’amore verso la città eterna, un sentimento che si esprime nello sguardo carico di ammirazione e del tutto personale dell’artista che conosce la sua città e che decide di raffigurarla per condividerne l’armonia, la storia, il sogno con altri viaggiatori che hanno l’onore di visitarla. di Francesca Pisano