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20/04/24

Emergenza sanitaria a Regina Coeli


Categoria: COSE RADICALI
Pubblicato Mercoledì, 08 Agosto 2012 18:32

 

L’interrogazione elenca alcune testimonianze raccolte tra i detenuti del carcere dalla deputata Radicale Rita Bernardini in occasione di una visita ispettiva svolta domenica 22 luglio, insieme a Irene Testa, segretaria dell’Associazione ‘Il Detenuto ignoto’ e Gianmarco Ciccarelli, membro del Comitato nazionale di Radicali Italiani.

 

Le testimonianze raccolte fanno riferimento alle gravi carenze relative all’assistenza medico-sanitaria, al personale sanitario, al reparto adibito a Centro Diagnostico e Terapeutico e all’assistenza psicologica, del tutto inadeguati per fare fronte alle esigenze della popolazione detenuta (997 persone, con una capienza regolamentare dichiarata dal Ministero di 725 posti). Lo psicologo sarebbe presente per 12 ore al mese (2 ore per sei giorni al mese) e in tutto gli psicologi sono soltanto 4 o 5.

 

Tra le testimonianze raccolte vi sono casi di persone con gravi patologie mediche, alcuni con problemi psichiatrici, altri con diabete, malati di epatite C, cirrosi epatica, con necessità di trapianto di fegato, cure dentistiche e molto altro. Tra le vicende segnalate nel testo dell’interrogazione vi è anche il caso dei ‘blindi’, ovvero le porte di legno delle celle della seconda (e più antica) sezione del Carcere che impediscono il passaggio dell’aria.

 

La Giunta Regionale con la delibera n. 875 del 2009 aveva previsto un intervento ad hoc per collocare nelle celle cancelli in sostituzione dei ‘blindi’. Anche di questo si chiede notizia alla Presidente della Regione Lazio.

 

L’interrogazione chiede di sapere se esiste un piano sanitario specifico per il carcere di Regina Coeli, quali iniziative intenda attivare urgentemente la Presidente della Regione Lazio, avendo anche l’interim di Assessore alla Salute, riguardo le gravi carenze documentate e se non intenda, di concerto con il Ministro della Giustizia e della Salute, intervenire per assicurare il diritto alle cure delle persone detenute. Tra le richieste si chiede anche di sapere se riguardo l’assistenza psicologica non intenda incrementare le ore di lavoro del personale specializzato. (fonte: radicali.it)



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