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25/04/24

Da Duchamp a Cattelan. Arte Contemporanea tra i ruderi del Palatino


Categoria: MOSTRE
Pubblicato Domenica, 30 Luglio 2017 23:53
  • Giovanni Lauricella

Una grande mostra che stranamente non sta avendo la risonanza dovuta, è visibile tra i ruderi del Palatino sino al 29 ottobre, dal titolo Da Duchamp a Cattelan, che ne evidenzia il tema molto impegnativo ancorché irrelato rispetto alla romanità evocata dai ruderi.

 

Un enciclopedico excursus sull’arte contemporanea di cento opere esposte, frutto della collezione del museo ALT creato dall’architetto Tullio Leggeri, uno tra i maggiori collezionisti italiani sin dagli anni ’60, che con i brillanti Alberto Fiz, curatore, e Francesco Prosperetti, ideatore, si cimentano in una mostra ardua, di rischiosa “pericolosità” non dovuta agli intenti degli organizzatori ma al luogo in questione.

 

Non intendo riferirmi al solito accostamento provocatorio antico-moderno (come già prevedibile) che dal dopoguerra ad oggi ancora viene proposto come se fosse una novità, ma dello stato dei Beni Culturali che ospita la mostra. Il Palatino insieme al Colosseo e al Foro Romano e zone circostanti sono affidate alla soprintendenza speciale del Mibact che più o meno coincide con il sito Unesco del centro storico mentre Campidoglio, Vittoriano, Musei Capitolini e Fori Imperiali afferiscono al Comune di Roma.  La ciliegina sulla torta piace a tutti - sempre che la torta sia gustosa - ma se non è così capite che la ciliegina non basta: così una poderosa mostra si è arenata nelle miserie del patrimonio archeologico che tanto fa disperare gli addetti al settore.

 

 

Sommersa da numerosi problemi, non ultima la metropolitana e le recenti dispute Raggi-Franceschini, tutta l’area giace in uno stato disastroso da così lungo tempo che ormai non ha più attrattiva per i romani e solo gli addetti ai lavori se la contendono come se fosse il loro territorio. Un campo di battaglia di giganteschi pannelli che coprono lavori in corso compreso gli stessi monumenti, tubi innocenti in esposizione come se fossero capolavori d’arte, percorsi labirintici segnalati da transenne varie, vigili e militari pronti a bloccare qualsiasi auto, mettono a dura prova chiunque. Se ci fate caso, in quell’area abbiamo turisti “paracadutati” nella zona assetati di portarsi un indimenticabile ricordo della Roma antica tanto famosa e i malcapitati romani che per sbaglio si trovano in zona tentano a malapena di sfuggire alla trappola nella quale sono capitati, sperando di non cascarci più.

 

 

Penserete che mi sono dilungato in argomenti estranei alla mostra, ma se poi nessuno va a vederla, eccetto i turisti che vanno a contemplare l’antico e non il contemporaneo che già hanno nei loro Paesi, è perché è irraggiungibile alle automobili, i mezzi di trasporto non arrivano all’ingresso di  via San Gregorio e l’orario di visita è di quelli proibitivi che sono sbandierati come diritti acquisiti dei lavoratori. Per chi ha buona volontà e desiderio di farsi una buona camminata avrà da vedere gigantesche opere degli artisti contemporanei più in auge reinventate in un allestimento che è dato dagli spazi archeologici nudi e crudi quali sono, una mostra che è una arbitraria  interpretazione dei ruderi dell’antichità e della concezione contemporanea a gusto del curatore.  Un museo Montemartini al contrario che è la prosecuzione dello spaesamento che già hai prima dell’ingresso attraversando quelle strutture e quei cartelloni di cantiere edile che prima avevo menzionato.

 

 

Fa pena pensare che tanta buona volontà finisca così miseramente, ma è la cruda realtà.

 

Ma che volete, ci si arrangia dove si può, personalmente dubito che qualcosa di buono verrà dalla  Capitale che già da lungo tempo ci ha abituato allo spiaggiamento perpetuo di ogni cosa  al punto tale che sarebbe stato forse più pertinente fare questa mostra altrove, e non dentro la piaga più purulenta del centro storico di Roma.

 

 

Da Duchamp a Cattelan. Arte Contemporanea sul Palatino

Roma, Palatino Via di San Gregorio

Ideazione diFrancesco Prosperetti e Alberto Fiz

A cura diAlberto Fiz

Promossa da
Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma

Associazione ALT – Arte Lavoro Territorio Electa

28 giugno – 29 ottobre 2017

CatalogoElecta

ELENCO ARTISTI IN MOSTRA

Abramović Marina Airò Mario Anselmo Giovanni ArakiNobuyoshi Arienti Stefano Art Club 2000 Atelier Van Liesouth Beecroft Vanessa Bettineschi Mariella Beuys Joseph Bismuth Pierre Boetti Alighiero Botes Conrad Bullock Angela Calignano Pierluigi Calos Nino Carrubba Valerio Cattani Giorgio Cattelan Maurizio Chagall Marc Cingolani Marco Codeghini Gianluca Comani Daniela De Dominicis Gino De Lorenzo Daniela DelvoyeWim Duchamp Marcel Dunning Jeanne Fato Matteo Fliri Michael FontaineThierryFörgGüntherFreti Nicoletta Gallaccio Anya Garutti Alberto Gilbert&GeorgeGoldinNan González-Torres Félix Gordon Douglas Grubić Igor Guo-QiangCaiHammons David KirchhoffThorsten Kosuth Joseph Kruger Barbara La Pietra Ugo Leccia Ange Lemieux Annette Levi Corrado Long Richard Losi Claudia UrsLüthi Maloberti Marcello Mapplethorpe Robert Marossi Roberto Martegani Amedeo Mazzucconi Marco McCarthy Paul McCollum Allan Merz Mario MiaeKim Montesano Gianmarco Müller Christian Ph. Nauman Bruce NeshatShirin Opie Catherine Opie Julian Orozco Gabriel Paci Adrian Paolini Giulio Parmiggiani Claudio Parr Martin Pascali Pino Patella Luca Maria Penone Giuseppe Pettena Gianni Pignotti Lamberto Pirri Alfredo Pisani Vettor Pistoletto Michelangelo Prini Emilio Ruff Thomas Salvadori Remo Santachiara Denis Schifano Mario Serrano AndresSherman Cindy Simmons Laurie SolakovNedkoSpranzi Alessandra Staccioli Mauro Tàpies Antoni Tillmans Wolfgang Vautier Ben VedovamazzeiVercruysseJan Vitone Luca Von Zwehl Bettina Woodrow Bill XhafaSislej

 

 



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