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20/04/24

"Teppismo e odio religioso", Pussy Riot colpevoli: 2 anni di carcere


Categoria: ESTERI
Pubblicato Venerdì, 17 Agosto 2012 15:20

Nadezhda Tolokonnikova, 23 anni, Maria Alekhina 24 anni, e Ekaterina Samutsevich, 29 anni, più note come Pussy Riot, sono colpevoli di teppismo aggravato dall’odio religioso, per aver inscenato una protesta sull’altare della cattedrale ortodossa di Cristo Salvatore cantando una preghiera punk con invocazione alla vergine Maria: “Madonna, liberaci da Putin”. Per questo hanno ottenuto una condanna a due anni di carcere.

 

Secondo la Corte presieduta dal giudice Marina Sirova le tre ragazze hanno suonato una canzone “blasfema, insultante” commettendo una “grave violazione dell'ordine pubblico, disturbando la quiete dei cittadini e insultando profondamente le convinzioni del fedeli ortodossi”. La giudice Sirova ha negato che la sentenza sia un'"azione politica": "in chiesa sono risuonate solo offese alla Chiesa ortodossa". Insomma, per i giudici si è trattata di una "provocazione" alla chiesa e ai fedeli.

 

''Qualunque sia il verdetto, noi e voi stiamo vincendo, perché abbiamo imparato ad essere arrabbiati e a dirlo politicamente''. Queste le parole di Nadia Tolokonnikova, 22 anni, considerata mente della band punk, poche ore prima della sentenza.

 

"La nostra detenzione è un segno chiaro e distinto che la libertà è stata sottratta a tutto il paese", ha detto Nadia sottolineando che la Russia soffre di un "male politico" che può sfociare nella “distruzione della libertà e delle forze di emancipazione del paese". E poi: "Il privato è politico; e il nostro caso ha dimostrato come i problemi particolari di tre persone accusate di condotta disordinata, possano dare vita ad un movimento politico. Un caso particolare di repressione e persecuzione su chi ha osato prendere la parola in un paese autoritario, ha fomentato il mondo: attivisti, punk, pop star e membri di governi, comici e ambientalisti, femministe e maschilisti, teologi islamici e cristiani, pregano per le Pussy Riot".

 

In segno di solidarietà alle Pussy Riot le attiviste del gruppo femminista 'Femen', note per le loro eclatanti proteste a seno nudo, hanno tagliato un monumento religioso nel centro di Kiev: una croce in memoria dei milioni di vittime dello stalinismo.

 

Intanto, cresce la mobilitazione internazionale a sostegno del suo gruppo che in questi giorni ha visto in prima linea tante star della musica, fra cui Madonna, nel corso del suo recente tour in Russia, e Paul Mc Cartney. Un successo mediatico inaspettato anche per le stesse protagonisti e  anche per Putin, che vede sempre più la vicenda trasformarsi oltremisura in un boomerang.



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