Noa Argamani, liberata in queste ora a Gaza, è una ragazza di 25 anni,era stata rapita dai miliziani di Hamas al Festival rave Supernova nel deserto del Negev ed era diventata uno dei simboli dell'attacco del 7 ottobre.
“Il video del sequestro della studentessa israeliana, mentre in lacrime veniva separata dal fidanzato e gridava aiuto - scrive l’agenzia di stampa AdnKronos -, era circolato nelle prime ore del massacro. Una clip di dieci secondi, che ha fatto il giro del mondo, dove si vede la ragazza caricata sul retro di una moto, che grida "non uccidetemi" e viene portata nella Striscia di Gaza. La giovane studiava all'Università Ben Gurion di Israele. Una ragazza come tante che, appassionata di musica, che era andata a ballare con il suo Avinatan, sequestrato anche lui”.
Noa era tenuta prigioniera nella casa di Abdallah Aljamal, fotoreporter e scrittore/redattore sia di Al-Jazeera che del gruppo Cronaca palestinese.
Abdallah Aljamal residente a Gaza ha riferito spesso delle proteste in corso per la “Marcia del Ritorno” presso la recinzione che separa Gaza da Israele.
Durante l'operazione, Abdallah e diversi membri della sua famiglia sono stati uccisi mentre tentavano di impedire il salvataggio di Noa.
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