
E Cancelleri fu. Grillo e Casaleggio sono discesi nell'Isola per mettere il sigillo sul fedele scudiero, legittimato poi dall'oscura piattaforma Rousseau, puntando al colpo grosso: “vincere in Sicilia per dimostrare agli italiani cosa vorremmo fare al governo”, come ha detto Luigi Di Maio.
I 5 stelle provano così il nuovo trampolino di lancio nazionale. Sul primo, quello di Roma – ci si è piantati al primo passo, dopo aver annunciato più o meno le stesse cose. Si voleva offrire un saggio di capacità e idoneità. Qualcuno avvertì del rischio fondato di uno schianto, poi puntualmente avvenuto. Tant'è che si parlò anche della Capitale d'Italia come di tomba grillina.
Ora, dalle insidie di una Regione, che il comico ligure ha definito “un paradosso”, viene rilanciata la sfida. Il terreno è "fertile". Ma forse più adatto per una degna sepoltura. (A.M.)