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25/04/24

Lombardo e il “Trafficante”: God save Sicily


Categoria: POLITICA
Pubblicato Lunedì, 09 Luglio 2012 21:16
  • Ermes Antonucci

In attesa delle sue dimissioni, annunciate per il 28 luglio e poi posticipate al 31 dello stesso mese, il presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo è tornato agli onori della cronaca per un episodio decisamente curioso. Qualche giorno fa il governatore siciliano ha nominato presidente del collegio sindacale di “Sicilia e-servizi”, una delle partecipate della Regione che si occupa di informatizzazione, un detenuto. Si tratta di Eugenio Trafficante, commercialista arrestato per stalking.

 

Ovviamente la situazione di Trafficante non era nota ai vertici della Regione, ma l’immagine che emerge da questa particolare gaffe è quella di un presidente che, con l’approssimarsi della propria dipartita e con un processo alle porte per concorso esterno in associazione mafiosa, cerca con un gesto estremo di distribuire le ultime poltrone disponibili.

 

Il fatto che Lombardo sia sotto processo per voto di scambio (con aggravante mafiosa), oltre a generare ovvie e facili battute circa l’impresentabilità dei politici e delle loro nomine, conferma l’onnipresenza di un immenso sistema clientelare che saccheggia le risorse di una regione morente.

Sergio Rizzo, non a caso, in un recente articolo sul Corriere della Sera, ha fatto notare che la regione Sicilia ha più dipendenti del governo inglese.

 

Ma per comprendere meglio la situazione che caratterizza l’area siciliana, basta osservare che uno dei primi ad attaccare Lombardo è stato Gianfranco Miccichè, leader del gruppo Grande Sud in Parlamento.

 

Lui, che un mese fa disse “no” alla legge anticorruzione perché altrimenti “i politici del Sud, a cui la gente va di continuo a chiedere una raccomandazione, sarebbero tutti indagati”, ha avuto la faccia tosta di dichiarare: “La mania compulsiva del governatore Lombardo nell'assegnare poltrone agli amici degli amici, forse per garantirsi qualche vecchio o nuovo consenso elettorale, sta causando dei danni inenarrabili, tanto solo sotto il profilo economico, quanto a livello d’immagine”.


God save Sicily.



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