19/04/24
La batosta era nell'aria, ma forse non così pesante. Alle elezioni amministrative i 5 stelle in pochi e marginali casi vanno al ballottaggio, con percentuali molto lontane da quelle che a livello nazionali ci offrono i sondaggisti al soldo dei talk tv.
Col mini test elettorale i grillini raccolgono così i frutti del loro agire pratico dove hanno trionfato solo un anno fa e pagano il conto dei pasticci sul territorio della "democrazia diretta" da Grillo sotto l'egida della Casaleggio & Associati.
Questa mattina molti commentatori, che fino a ieri ci spiegavano l'abilità di Grillo nell'intercettare il dissenso cavalcando l'onda populista, fanno l'elenco degli errori pentastellati. Altri registrano il ritorno in forze del centro-destra e del centro-sinistra quando si presentano compatti e senza inciuci renzuscoidi.
Più semplicemente, a caldo, e in attesa di un'analisi del voto ragionata, sarebbe prudente limitarsi invece a prendere atto dell'accaduto senza azzardare il de profundis, con l'auspicio che quello di ieri sia almeno il segnale di un'inversione di tendenza nel modo di valutare e fare scelte degli elettori. I problemi della cattiva politica non si risolvono certo con scelte spregiudicate e irresponsabili a forza di vaffa, premiando incompetenza, impreparazione, sprovvedutezza, inadeguatezza. (A.M.)