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01/05/24 ore

POESÌ di Rino Mele. Disegnare quadrati, rettangoli senza pace



Con un parossistico massacro i terroristi di Hamas, sabato 7 ottobre 2023, hanno aggredito alcuni kibbutz nel distretto meridionale d'Israele. È l'assurdo delirio di una nuova guerra, mai terminata.

 

 

 

 

 

RINO MELE 

 

 

 

Disegnare quadrati, rettangoli senza pace

 

 

7 ottobre 2023. Se dovessi raccontarlo 

a qualcuno che non sa niente 

di quel giorno 

- a un morto o a un bambino non 

ancora nato - gli direi    

che la vita è tornata indietro: 

un torrente 

che s'è piegato straziandosi verso 

la sorgente e l’acqua 

non ha più lo stesso colore: 

le onde ferme trasformate in pietra 

che riprendono 

la furia di prima. Apriamo un foglio, 

disegniamo un rettangolo, 

uno dei lati 

è il mare, quello spazio 

all’improvviso 

diventa l'apocalittico tino in cui ribolle 

il sangue: 

Israele ha, al suo interno, Gaza 

come un cuore malato 

ma anche Israele è dentro altre terre 

che si sentono invase.

Sono figure geometriche, 

ombre 

che si staccano da un quadro, 

la terribile 

metonimia di trovarsi accanto 

chi ti rifiuta 

e sente stretto lo spazio: un reciproco 

divorarsi, 

l’impietoso mordere, spezzare le linee, 

il confine 

che non protegge più,

su cui ognuno si dirupa. Ecco, sul foglio, 

quel piccolo rettangolo 

è Gaza, dentro uno più grande 

che è Israele: 

ogni quadrato, ogni rettangolo 

è la bocca che divora il vicino, lo strazia.

 

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Rino Mele (Premio Viareggio Poesia 2016, terna finale con “Un grano di morfina per Freud", ed. Manni) scrive, il venerdì e il martedì, su “Agenzia Radicale”. Dal 2009 dirige la Fondazione di Poesia e Storia. Il nome della rubrica è “Poesì”, come nel primo canto del “Purgatorio” Dante chiama la poesia.

 

 

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