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18/05/24 ore

POLITICA

Fondamentale diritto al voto e astensione a offerta politica desolante. Conversazione Sisci / Rippa

La democrazia liberale vive poggiando la sua legittimazione sul diritto al voto. Non meno determinate, alla sostanziale realizzazione di una democrazia partecipata, sarebbe il diritto alla conoscenza… Ma questo nel nostro Paese non sembra decisamente realizzato, tutt’altro!

Insomma se il diritto al voto è un diritto, ci siamo trovati di fronte ad una rappresentazione di “dovere civico” con la modalità di una offerta politica palesemente segnata da un approccio desolante e connotato da un quadro complessivo che ha i caratteri di  una vera e propria democrazia fittizia…  Il punto resta se ci troviamo in un contesto di democrazia matura  o in quello di una democrazia truccata, con le conseguenze della paralisi che viviamo? Quello che segue è l’audiovideo di una conversazione tra Francesco Sisci, sinologo e giornalista e Giuseppe Rippa…

 

- Fondamentale diritto al voto e astensione a offerta politica desolante. Conversazione Sisci / Rippa (Agenzia Radicale Video)

In aula al Senato la proposta del Premierato

Dopo il dibattito in commissione Affari costituzionali, la proposta del Premierato è approdata alla discussione in Aula del Senato. Il passaggio in Commissione ha impresso modifiche significative al disegno di legge originario avanzato dal Governo. Va rilevato che i cambiamenti intervenuti sono stati dovuti più all’iniziativa interna alla maggioranza, che non agli emendamenti promossi dall’opposizione e, segnatamente, dal PD… di Luigi O. Rintallo

Giorgiana Masi assassinata 47 anni fa a Roma (Ponte Garibaldi). In suo ricordo manifestazione dei radicali

“Il 12 maggio 1977 Giorgiana Masi, 19 anni, fu colpita sul lungotevere davanti a Ponte Garibaldi, mentre correva verso piazza Sonnino in seguito ad una carica della polizia. Secondo l’autopsia il proiettile, esploso a un’altezza di 93 centimetri da terra, aveva viaggiato con un andamento rettilineo: era entrato nella regione lombare posteriore, proprio sopra l’osso sacro, aveva attraversato una vertebra, ed era uscito sopra l’ombelico”. Così riporta una didascalia del libro bianco che i radicali produssero per documentare quello che accadde in quel tragico 12 maggio del 1977…

 

 - Con Giorgiana Masi contro la ragion di Stato (Radio Radicale)

Ma la Giustizia italiana è irriformabile? Conversazione con Tiziana Maiolo di Giuseppe Rippa

La questione giustizia è da tempo in Italia una vera e propria questione civile, che riassume il senso della crisi che il nostro Paese vive. La giustizia può essere definita la radiografia più evidente, ma anche la più deformata, degli strumenti di guida politica (consociativi, corporativi, compromissori, concertativi e elitari) della direzione politica e di potere, con caratteri profondi e pervasivi delle culture anti-risorgimentali, maggioritarie nel dopoguerra, che avevano (e continuano ad avere, a destra e a sinistra), un assetto profondamente illiberale. Tiziana Maiolo, conversa con Giuseppe Rippa sui guasti di questa parte determinante di uno stato democratico… 

 

- Ma la Giustizia italiana è irriformabile? Conversazione con Tiziana Maiolo di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)

Chi vuole la guerra? Le ambiguità, di fatto filo-Putin, di Conte e Salvini. Conversazione con Francesco Sisci con Giuseppe Rippa

“È indubbio che viviamo un periodo di turbolenza. Le guerre, l'Ucraina, la vicenda mediorientale, il progrom di Hamas, l’ingresso di Israele in Gaza e altre situazioni che si vanno sempre più sviluppando definiscono uno scenario nel quale convergono anche molti altri elementi. La fine di un vecchio ordine mondiale, la incapacità a dare una nuova definizione, la propensione di alcune realtà a voler modificare i rapporti di forza nel mondo - dice Giuseppe Rippa nella conversazione con Francesco Sisci -.  Quello che suscita perplessità però è l'atteggiamento di alcuni soggetti, che pure sono diventati comunque nell'agenda politica italiana centrali…”. “Beh, naturalmente io non so quali sono le intenzioni dell'ex premier Conte - ribadisce Sisci -, però certamente lui, proprio perché capo di un partito ed ex premier ed ha avuto delle responsabilità, ha preso delle decisioni. Decisioni specifiche, certe volte ambigue e controverse come l'arrivo dei militari russi che  in pieno Covid dovevano prendere dei campioni di virus da analizzare, senza poi sapere cosa realmente hanno fatto e che ruolo hanno avuto. Conte non è un uomo a caso, non è un pensatore, non è un giornalista che esprime semplicemente delle opinioni così…

L’audiovideo di Agenzia Radicale Video che segue è la conversazione di Francesco Sisci, sinologo, giornalista e analista politico, con Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale. In appendice poi la trascrizione della chiacchierata…

 

- Chi vuole la guerra? Le ambiguità, di fatto filo-Putin, di Conte e Salvini. Conversazione con Francesco Sisci con Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)

Riforme costituzionali: proposte ancora fuori bersaglio

Rispetto all’immobilismo che bloccò il Legislatore per oltre un ventennio, dalle prime esortazioni ad ammodernare la Costituzione del messaggio del presidente Leone (1975) e del pronunciamento in favore di una “grande riforma” (1978) del segretario socialista Craxi, non si può certo dire che negli ultimi vent’anni i Parlamenti siano stati inerti o improduttivi di riforme costituzionali. In pratica, dagli esordi del 2000 a oggi, non vi è stata legislatura che non abbia partorito il suo disegno di legge che modificava in modo significativo il testo approvato dall’Assemblea costituente nel 1948… di Luigi O. Rintallo