
La vicende i Fabrizio Pellegrini è divenuta un caso che s’inserisce perfettamente nel più complesso e omnicomprensivo Caso Italia.
Condannato per coltivazione domestica di cannabis per uso terapeutico, Pellegrini inizia un calvario dai contorni kafkiani “di arresti, carcerazioni inumane e degradanti e di condanne anche definitive” che il Comitato Radicale per la Giustizia "Piero Calamandrei" ha ricostruito nella "Tavola rotonda sul caso Pellegrini, Quando il proibizionismo nega il diritto alla salute".
Nel corso del dibattito - nel corso del quale sono intervenuti Aldo Pazzaglia, Vincenzo Di Nanna, Geppi Rippa, Andrea Trisciuoglio e Sheyla Bobba -, Rita Bernardini ha intrapreso una nuova azione di disobbedienza civile, iniziando la coltivazione di alcune piantine di cannabis.
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