
Ma la lotta continua...e già si pensa al prossimo obiettivo, dopo che il Parlamento ha trasformato in legge ciò che la giurisprudenza aveva gradualmente negli ultimi anni riconosciuto, grazie alle lotte di Piero Welby, Beppino Englaro, Giovanni Nuvoli, Paolo Ravasin, Max Fanelli, Dominique Velati, Walter Piludu, Davide Trentini, Fabiano Antoniani e altri malati che hanno deciso di non subire una condizione divenuta di tortura.
Nella prossima legislatura bisogna fare in modo di consentire – scrive in comunicato l'Associazione Luca Coscioni - libertà di scelta anche a quei malati che, pur sottoposti a sofferenze insopportabili e malattie irreversibili, non sono “attaccati a una macchina” e non hanno terapie vitali da poter sospendere. Per questo la battaglia si sposta sull'Eutanasia legale. In proposito c'è una legge di iniziativa popolare depositata dall'Associazione Coscioni 4 anni e mezzo fa e mai discussa dal Parlamento.