29/04/24
Mai come in questi ultimi giorni del 2023 il quadro politico internazionale si presenta complicato, rischioso e con prospettive dai risvolti che possono assumere caratteri drammatici. Russia, Ucraina, Hamas, Israele, Cina, Usa: abbiamo un mondo in crisi. Questo emerge in maniera più eclatante ma è noto come i conflitti sono molto più numerosi e la via dello scontro prevale come unica tragica risposta alle contese rimesse sempre più alla sorte delle armi, della guerra.
Da questa matassa di intricati affari si fa fatica a uscire e a trovare una via che possa dipanare questi scontri.
Ancora più inquietante è il dover costatare che il luogo in cui si dovrebbe dipanare questa terribile, imbrogliata faccenda, appunto l’ONU, si rivela impotente e con strumenti obsoleti che spingono, per le contraddizioni presenti nell’organismo internazionale, ad una sempre e preoccupante riduzione della sua funzione di mediazione internazionale.
La fotografia di questa situazione è piena di ombre che diventa faticoso interpretare come soluzione reale dei problemi, essendo le vicende impregnate di chiusure ideologiche e deprivata di qualsiasi sensibilità che guardi al diritto come terreno di risoluzione.
Con l’obiettivo di provare a interpretare gli avvenimenti, le correlazioni e gli intrecci che hanno tra loro, Francesco Sisci, sinologo e giornalista (già professore all’Istituto di Studi europei presso l’Università del Popolo di Cina a Pechino), discute Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale, nella conversazione audiovideo che segue…
- Russia, Ucraina, Hamas, Israele, Cina, Usa: mondo in crisi. Conversazione con Francesco Sisci di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)