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16/03/25 ore

ESTERI

Dal gossip nello Studio Ovale al tema serio del nuovo ordine mondiale. Conversazione Sisci-Rippa

Quello che è accaduto allo Studio Ovale della Casa Bianca, è stato oggetto di una lunga serie di sottolineature critiche che hanno riempito giornali e televisioni. L’episodio, decisamente molto inquietante e sgradevole è stato riproposto come si volesse un vero e proprio gossip, ma quelle che sono mancate sono state, nella quasi totalità, analisi su ciò che esso significava e quali rischi conteneva lo scenario geopolitico che finiva per rappresentare. Nei giorni successivi i fatti hanno fotografato una nuova scenografia, anche se i toni e le posizioni hanno confermato la profondità della crisi che quello scabroso evento rivelava. É la complessa e forse drammatica dinamica che sottende quello che è il vero fatto che descrive: il mondo cerca - con seri rischi - un Nuovo Ordine dopo che quello post-Yalta non esiste più… Di quello  che potrebbe accadere discutono, nella conversazione per Agenzia Radicale Video, proprio Francesco Sisci, giornalista, sinologo, analista politico e Giuseppe Rippa, direttore diQuaderni Radicali e Agenzia Radicale.

 

- Dal gossip nello Studio Ovale al tema serio del nuovo ordine mondiale. Conversazione Sisci-Rippa (Agenzia Radicale Video)

Come l'economia russa ha realmente reagito ai “discorsi di pace"

Il 10 febbraio 2025, il presidente russo Putin ha celebrato (per taluni ndr) il suo momento di trionfo: ha ricevuto una telefonata dal presidente Donald Trump.[1] Il loro scambio ha fatto credere al mondo che la Russia e gli Stati Uniti possano diventare di nuovo partner, e che "il problema ucraino" possa essere risolto, probabilmente allo stesso modo in cui alcuni problemi diversi sono stati risolti a Monaco diversi decenni fa. Nessuno sa, in questi giorni, come potrebbero evolversi i colloqui Russia-USA, che erano già iniziati in Arabia Saudita, ma sia la chiamata che le sue conseguenze iniziali ci hanno fornito alcune informazioni molto importanti sull'economia russa, anche se le politiche russe rimangono imprevedibili. Sto parlando di una reazione immediata – e abbastanza forte – dei mercati finanziari russi alle tanto attese notizie… (di Vladislav L. Inozemtsev Memri)

Usa, Russia, Europa, Cina: dove va il mondo. Conversazione con Francesco Sisci di Giuseppe Rippa

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha cambiato la sua versione della guerra, incolpando il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e assolvendo il presidente russo Vladimir Putin per ottenere un accordo di pace, proteggere la Russia dal collasso e allontanare Mosca da Pechino. La strategia mira ad allineare quegli obiettivi con quelli a breve termine, ovvero vincere le elezioni di medio termine in un anno e mezzo. Sia la Russia che la Cina ne sono consapevoli e potrebbero non voler rompere il loro asse per evitare di essere isolate e di essere individualmente confrontate dagli Stati Uniti… Quella che segue è la conversazione che Francesco Sisci ha realizzato con Giuseppe Rippa sullo scenario internazionale: dove va il mondo?…

 

- Usa, Russia, Europa, Cina: dove va il mondo. Conversazione con Francesco Sisci di Giuseppe  Rippa (Agenzia Radicale Video)

Come era Gaza prima del 7 ottobre 2023? Una risposta a Steven Witkoff, funzionario della transizione di Trump

Secondo un rapporto della NBC del 18 gennaio, un funzionario della transizione di Trump, Steven Witkoff, ha detto: "Se non aiutiamo i Gazans, se non miglioriamo la loro vita, se non diamo loro un senso di speranza, ci sarà una ribellione”.[1] Witkoff sta progettando di visitare la Striscia di Gaza.[2] Quello che vedrà sono rovine, ma quello che deve sapere è che prima del 7 ottobre 2023, Gaza prosperava economicamente. La prova di ciò è stata trasmessa da Al-Jazeera, BBC e TRT, e mostrata in video pubblicati da Gazans sui social media. Hamas era disposta a sacrificare tutto questo nel perseguimento del suo obiettivo, in conformità con la sua carta e la sua convinzione religiosa islamista, di annientare Israele e gli ebrei… di Yigal Carmon

 

- Giornalista palestinese: barbarie di Hamas a Gaza come Assad in Siria (da Memri)

Repubblica Islamica dell’Iran: le brutalità contro il popolo Balochi nel 2024

Ogni anno, il mondo civile si aspetta miglioramenti nei diritti umani, ma sfortunatamente le persone nel Balucistan occupato, che vivono sotto il dominio coloniale iraniano e pakistano, affrontano genocidio, pulizia etnica, punizioni collettive, spostamenti interni, offensive militari su larga scala, droni e altri attacchi aerei, uccisioni mirate, compresi quelli da parte di assassini a contratto iraniani, esecuzioni di massa, restrizioni commerciali e operazioni su base giornaliera da parte delle forze di frontiera, forze militari iraniane e forze terroristiche del Corpo di Guardia Rivoluzionaria (IRGC)… di Rudam Azad (da Memri)

2025: Russia, USA, Cina…quale futuro all’orizzonte? Conversazione con Francesco Sisci di Geppi Rippa

Il 2025 nasce con il caso della giovane giornalista freelance Cecilia Sala che il 19 dicembre 2024 Sala è stata arrestata in albergo a Teheran mentre si trovava in Iran con un visto giornalistico… L’inaccettabile arresto è diventato centrale nei primi giorni del 2025. Agenzia Radicale ha chiesto, come quasi tutti gli italiani, il rilascio di Cecilia Sala immediatamente e incondizionatamente… Il 2025 si apre con uno scenario internazionale dagli sviluppi a dir poco preoccupanti, in un contesto in cui gli equilibri internazionali sono precari e nessun nuovo ordine mondiale sembra profilarsi come punto di equilibrio pacifico… Russia, USA, Cina… Europa, quale futuro all’orizzonte?… Di questo inizio e delle possibili prospettive del 2025 discutono, cercando di delineare una interpretazione che tenga conto della contezza della realtà, Francesco Sisci, giornalista, analista politico, sinologo e Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale nell’audiovideo che segue…

 

- 2025: Russia, USA, Cina…quale futuro all’orizzonte? Conversazione con Francesco Sisci di Geppi Rippa (Agenzia Radicale Video)

Media russo Topwar.ru: la Turchia rafforza la sua influenza a spese della Russia

Il media russo Topwar.ru ha osservato che la caduta del regime di Bashar Al-Assad in Siria rappresenta un colpo al prestigio di Mosca. Ha anche dichiarato: "La Turchia è l'ovvio beneficiario del colpo di stato islamista in Siria; sta sfruttando appieno il fatto che l'influenza della politica estera della Russia è indebolita dal conflitto militare in Ucraina, che consuma molte risorse”. Di seguito è riportato l'articolo di Viktor Biryukov (topwar.ru)

Le intenzioni espansionistiche di Putin. Analisi 1 / L’ascesa di una ‘globalizzazione alternativa’

Quanti sono i filo-putiniani in Italia? Molti di più di quanti una sensibilità democratica dovrebbe comprendere. È vero, una parte significativa del nostro cosiddetto sistema informativo lavora sotto traccia per assicurare, direttamente o indirettamente, alla “propaganda” del dittatore di Mosca una sua presenza stabile nel presunto dibattito politico del Belpaese. Il resto lo fa l’azione incisiva e penetrante di mezzi economici fatti filtrare in forme varie…

Quella che segue è una analisi che il dott. Vladislav Inozemtsev, il consulente speciale del progetto MEMRI Russian Media Studies e fondatore e direttore del Centro per gli studi postindustriali con sede a Mosca che ridefinisce un aspetto della complessa vicenda Putin, Europa, Occidente…

La lotta Cina-Usa designerà il Nuovo Ordine Mondiale: e l’Europa? Conversazione con Francesco Sisci di Giuseppe Rippa

Se le vicende siriane, con la fuga del dittatore assassino Assad e della sua famiglia a Mosca, il drammatico quadro mediorientale con le ripercussioni che riguardano l’Iran, la Turchia, il mondo arabo, e poi  l’aggressione della Russia all’Ucraina, che riflette le inquietanti ambizioni neo-zariste di Vladimir Putin riportando in Europa un conflitto terribile con migliaia di morti e di distruzioni occupano l’agenda geopolitica della nostra realtà, non viene percepita nello scenario globale la realtà asiatica che incombe preoccupantemente e viene poco compresa. È la Cina lo spettro che si staglia sull’orizzonte americano (e del mondo intero ndr). Francesco Sisci sinologo, analista politico, giornalista, in una conversazione Giuseppe Rippa analizza la prospettiva di un nuovo ordine mondiale che vede l’Europa tutta e l’Italia esposti ad una marginalità che pone il fronte asiatico come quello dalle ripercussioni imprevedibili… 

 

- La lotta Cina-Usa designerà il Nuovo Ordine Mondiale: e l’Europa? Conversazione con Francesco Sisci di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)

Presidenziali in Romania: radici della crisi. Mihail Dobre, storico, diplomatico, ne parla con Giuseppe Rippa

Con una decisione senza precedenti, la Corte costituzionale romena ha annullato le presidenziali per sospette ingerenze russe a favore del sovranista Călin Georgescu, arrivato primo al primo turno. Tra forti divisioni interne, la Romania si prepara a rivotare in primavera…” - scrive Mihaela Iordache sul sito  balcanicaucaso. In questo contesto, per la prima volta nelle storia, le elezioni presidenziali sono state annullate. Il 6 dicembre la Corte Costituzionale ha annunciato la decisione di annullare “l'intero processo per elezione del presidente romeno” per “garantire la validità e la legalità” del voto… Quella che segue è la conversazione con Mihail Dobre, storico, accademico e diplomatico rumeno con Giuseppe Rippa…

 

- Presidenziali Romania: radici della crisi. Mihail Dobre, storico e diplomatico, ne parla con Giuseppe  Rippa (Agenzia Radicale Video)

Iran: sostenere i gruppi etnici e laici contro il Regime degli Ayatollah è il modo per Stati Uniti e altri di non essere coinvolti in una guerra

La nuova amministrazione Trump dichiara di non volere la guerra. Tuttavia, se l'Iran diventa più aggressivo e arriva al punto di raggiungere una bomba nucleare, come può l'amministrazione Trump perseguire una politica che non avrà bisogno di inviare truppe americane in Medio Oriente? La Repubblica islamica dell'Iran non rinuncirà al suo programma nucleare. In tal caso, Israele seguirà la sua dottrina di inizio, per non consentire a Teheran di ottenere la bomba atomica. Tuttavia, se Israele colpisce le capacità nucleari dell'Iran, il regime della Repubblica islamica sarà indebolito ma non crollerà e riprenderà le sue attività sovversive nella regione e nel mondo. Allora, cosa fare?… di Anna Mahjar-Barducci*