“Il leader cinese Xi Jinping … - scrive Giulia Pompili su Il Foglio - hanno accolto ieri nella città portuale di Tianjin i capi di stato e di governo dei paesi membri della Sco, l’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai: mai come quest’anno di presidenza cinese, il vertice dell’organizzazione, nata nel 2001 come ennesima piattaforma alternativa a quelle a guida occidentale, rappresenta un punto di rottura: quello fra l’America e le democrazie a essa alleata”… Per Xi Jinping è un primo grande successo: Trump ha spinto l’India di Narendra Modi alla sua corte… “… Dalla tribuna del vertice di quasi una ventina di Paesi in via di sviluppo, … Xi Jinping ha rilanciato la sua idea di «Sud globale» unito da commerci e cooperazione politica. Sotto la guida cinese, naturalmente. Il segretario generale comunista ha ripreso a indossare l’abito dello statista «ri-globalizzatore», cogliendo l’opportunità dell’ondata di incertezza scatenata da Donald Trump tra le vecchie alleanze dell’America, da Occidente a Oriente… - sottolinea Guido Santevecchi sul Corriere della Sera -“… Ma è tutto solo così… Provare a rileggere questa complessa trama (da cui è decisamente fuori l’Europa!) in modo meno unidirezionale è quanto fanno Francesco Sisci, analista politico, sinologo, professore universitario e Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale nella conversazione per Agenzia Radicale Video che segue.
- Vertice Cina-India-Russia con Trump e Occidente nel mirino. Ma è così? Conversazione con Francesco Sisci di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
Il Feldmaresciallo Asim Munir, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito pakistano, si appresta a compiere il suo secondo viaggio negli Stati Uniti in due mesi, segnalando un preoccupante approfondimento dei legami tra Islamabad e Washington. Questa visita, che segue un pranzo di alto profilo offerto dal Presidente Donald Trump nel giugno 2025, solleva serie preoccupazioni circa la vicinanza degli Stati Uniti a un leader militare le cui azioni e ideologia rappresentano una minaccia diretta agli interessi occidentali e alla stabilità regionale… di Anna Mahjar-Barducci
Al prossimo vertice Trump-Putin, il presidente cinese Xi Jinping sarà l'elefante nella stanza. Si discuterà di Ucraina, e si parlerà della Cina. Putin trasmetterà una linea concordata con la Cina, o agirà da solo, e come? La Russia mentirà alla Cina riguardo all'incontro? Stati Uniti e Russia potrebbero anche non riuscire a trovare un punto di equilibrio sulla guerra in Ucraina, oppure Ucraina ed Europa potrebbero rifiutare i risultati del vertice in Alaska. Tuttavia, l'incontro certamente agiterà le acque tra Cina e Asia. di Francesco Sisci
L'India, partner strategico degli Stati Uniti, si sente tradita dall'imposizione di dazi del 25% su tutti i beni di origine indiana, in vigore da questa settimana, da parte del presidente Trump. Trump minaccia di aumentare "sostanzialmente" i dazi sulle esportazioni indiane in risposta all'apparente intransigenza di Nuova Delhi sull'acquisto di petrolio russo. La frustrazione dell'India è ancora più evidente perché i concorrenti regionali di Nuova Delhi hanno ricevuto dazi relativamente più bassi. Il Pakistan, in particolare, ha ricevuto una riduzione dei dazi sulle esportazioni dal 29% al 19%, una percentuale inferiore a quella imposta ad altre economie regionali: il Bangladesh è al 20% e il Vietnam comunista al 20%… di Anna Mahjar-Barducci
La vicepresidente Ue Teresa Ribera ha tra l’altro dichiarato: "Le immagini da Gaza ricordano la liberazione di Auschwitz”. Si tratta Din una emblematica sintesi di un’Europa assolutamente e preoccupantemente insignificante nella questione mediorientale. “… Non esiste un consenso all'interno della Commissione” - riporta Huffpost sulle affermazioni della Ribera - su quale debba essere la risposta dell'Ue alla "situazione intollerabile da qualsiasi punto di vista dovuta alle azioni militari di Israele a Gaza”… “Non bastavano le divisioni su tutto il resto. Ora, grazie alla mossa di Macron (l’annuncio che a settembre la Francia riconoscerà lo Stato di Palestina), l’Europa è ancora più divisa di prima pure sulla Palestina….” - scrive Luca Ricolfi… Francesco Sisci, sinologo, analista politico e Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale, conversavano proprio sul tema dell’immediato riconoscimento dello Stato di Palestina in Agenzia Radicale Video...
- Riconoscere la Palestina senza a Palestina? Conversazione con Francesco Sisci di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
Il 20 luglio 2025, il Druze Documentation Nexus ha pubblicato il seguente rapporto, intitolato "Atrocità sistematiche contro i drusi a Swaida, Siria luglio 2025". Il rapporto, che è stato fornito a MEMRI, documenta la brutale campagna di violenza settaria con attacchi coordinati e organizzati da parte delle forze del regime di Al-Joulani, delle milizie terroristiche e delle tribù beduine che prendono di mira la comunità drusa nello Swaida, situata nella Siria meridionale. Di seguito sono riportati il testo e le immagini del rapporto… (da Memri)
Nell'estate del 2023, un giornalista del Jerusalem Post, Benjamin Weinthal, ha scritto a tutti i membri del consiglio comunale di Beverly Hills, chiedendoci se sapevamo che il Maybourne Hotel, nel mezzo di Beverly Hills, era di proprietà di membri della famiglia reale del Qatar, che a loro volta avevano fatto dichiarazioni antisemite e che facevano parte di un regime che aveva finanziato gruppi terroristici come Hamas nel tentativo di distruggere Israele. Non avevo idea… di John Mirisch, ex sindaco di Beverly Hills (da Memri)
La sconfitta dell'ayatollah Ali Khamenei aumenta la pressione su Mosca e Pechino. Tuttavia, le conseguenze potrebbero non essere lineari. L'America ha bisogno di una strategia globale per la Cina… gli ayatollah hanno perso. Eppure, grazie alla loro sofisticatezza e alla loro complessa struttura di potere in grado di resistere agli shock, sopravvivono per combattere ancora…L’intero equilibrio di potere nella regione cambierà… Il potere degli ayatollah in Iran potrebbe sopravvivere, ma l'influenza regionale – in crescita dal rovesciamento dello Scià nel 1979 – è destinata a scemare e, alla fine, a scomparire, a meno che non si verifichi un cambiamento radicale a Teheran. Gli sciiti, in ogni caso, hanno subito una grave battuta d'arresto nella lotta millenaria con i sunniti… Le fazioni filo-iraniane sono politicamente morte nelle aree in cui esercitavano influenza. Non è chiaro se gli ayatollah sopravviveranno all'umiliazione o come gireranno la narrazione sulla perdita del loro programma nucleare strategico… Nella nebulosa coalizione, immaginata, quella tra Cina, Russia, Iran, la Cina, dopo i fallimenti in Ucraina e a Gaza – dove credeva che Mosca e Hamas avrebbero ottenuto una vittoria facile – non si lascerà trascinare in un'altra causa persa. Pechino apparentemente si rende conto di non poter sostenere un sistema al collasso, non ha sostenuto Teheran…
- Cosa farà la Cina dopo la vicenda iraniana? Conversazione con Francesco Sisci di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
Circa cinque mesi dopo la sua seconda presidenza, gli Stati Uniti iul presidente Donald Trump ha avuto poco successo nel raggiungere la pace tra Russia e Ucraina che ha costantemente dichiarato che la sua amministrazione avrebbe consegnato in giorni piuttosto che settimane. Inoltre, il mondo ora considera il presidente degli Stati Uniti come un burattino del presidente russo Vladimir Putin, e il pubblico russo non è l'unico che ha scherzato sul fatto che un poster che il Dipartimento della DoD ha rilasciato il Flag Day presenta solo una bandiera americana mentre sembra presentare due bandiere russe accanto alle tre stelle (vedi immagine sotto). Allora perché non c'è stata alcuna svolta in vista quando si tratta del più grande conflitto militare in Europa? Sosterrei che ci sono due ragioni principali per questo: la mancanza di strategia generale e le incombenti carenze nelle questioni tattiche. di Dr. Vladislav L. Inozemtsev* (da Memri)
Non c'è dubbio che l'Iran stia costruendo armi nucleari. Eppure, molti osservatori ritengono che Washington abbia bisogno di un accordo con il regime degli ayatollah, altrimenti l'unica opzione praticabile sarebbe un intervento militare americano. Tuttavia, una terza opzione eviterebbe il coinvolgimento delle truppe americane e allo stesso tempo rovescerebbe il regime di Teheran: sostenere la resistenza armata dei blocchi minoritari non persiani dell’Iran… di Anna Mahjar-Barducci
Dopo tre votazioni (il 6 dicembre 2024, la Corte Costituzionale rumena aveva preso la decisione senza precedenti di annullare le elezioni presidenziali del Paese, pochi giorni prima del turno finale di votazioni previsto per 8 dicembre 2024) il 18 maggio 2025 Nicușor Dan, attuale sindaco di Bucarest, è stato eletto presidente della Romania. Al ballottaggio, Dan ha ottenuto il 53,78% dei voti, superando il leader dell’ultradestra euroscettica George Simion, che si è fermato al 46,22%… Con Mihail Dobre, già Ambasciatore romeno in Vaticano e professore di Politica estera, diplomazia e relazioni internazionali presso la Facoltà di Storia dell’Università di Bucarest, Giuseppe Rippa conversa, nel video di Agenzia Radicale, su questo complicato e rischioso complesso di cose. Come realizzare una Good Governance, un buona gestione, un sistema di governo efficace e trasparente, che promuova la partecipazione dei cittadini e la responsabilità degli amministratori?…
- Romania tra Europa, sovranisti filo Putin e crisi economica. Con Mihail Dobre conversa Geppi Rippa (Agenzia Radicale Video)
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é uscito il N° 119 di Quaderni Radicali "EUROPA punto e a capo" Anno 47° Speciale Maggio 2024 |
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è uscito il libro Edizioni Quaderni Radicali ‘La giustizia nello Stato Città del Vaticano e il caso Becciu - Atti del Forum di Quaderni Radicali’ |
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è uscito il libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "Napoli dove vai" |
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è uscito il nuovo libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "l'altro Radicale disponibile |