Oggi, la regione araba di Al-Ahwaz è sotto la dittatura della Repubblica islamica dell'Iran, che, come il precedente regime di Pahlavi, sta reprimendo, emarginando e discriminando i gruppi etnici non persiani… L'Iran contemporaneo, come l'Iran medievale, non è un paese ma un impero eterogeneo, multinazionale e multilingue. In Iran, i persiani costituiscono metà della popolazione del paese, mentre l'altra metà comprende gruppi etnici non persiani (curdi, balocchi, azeri, arabi, turkmeni, lur e caspi), che mantengono una forte identità etnica che li distingue dai persiani. La storia moderna del paese è stata caratterizzata da brutali attacchi ai gruppi etnici non persiani, ai quali è stato impedito, da una successione di governanti, di godere dei diritti politici e culturali… Dr. Aref Al Kaabi*
Il governo Meloni ha deciso di rendere la gestazione per altri (GPA) reato universale, dimostrando ancora una volta la sua natura liberticida e conservatrice, incastrata in una visione della società che si rifà a un modello superato e fuori dal tempo. Questa decisione non risolve nessun problema del Paese e, anzi, va a colpire duramente famiglie che non si conformano all’ideale tradizionale e monolitico promosso dall’esecutivo, confermandone l’ideologia anacronistica che cerca di proteggere un’immagine idealizzata e irreale della società fondata su un modello di “Dio, Patria e Famiglia” ormai fuori dal tempo… di Giulia Anzani
Il 16 settembre 2024 segna il secondo anniversario dell'uccisione della donna curda-iraniana di 22 anni Jina (Mahsa) Amini, che è stata arrestata dalla polizia religiosa iraniana per aver indossato il velo "in modo improprio" ed è morta in custodia della polizia. Il suo omicidio ha scatenato proteste in tutto l'Iran quando è diventata il simbolo della rivolta contro il regime iraniano. Pochi giorni prima che Jina diventasse un emblema nazionale, la sua famiglia incise le seguenti parole sulla sua lapide: "Jîna giyan, to namirî, nawit ebête remiz [Jina, anima mia, non morirai. Il tuo nome diventerà un simbolo]”… di Anna Mahjar-Barducci
Nel mondo contemporaneo, la figura femminile è al centro di una battaglia per l’autodeterminazione che attraversa esperienze e identità profondamente diverse. Tutte le persone socializzate come donne affrontano sfide di varia natura che derivano da un sistema patriarcale e da una lunga e ben radicata tradizione di oppressione religiosa, culturale e politica che ha cercato di controllare corpi, identità e libertà. Eventi recenti offrono un nitido riflesso della condizione femminile globale, in cui la resistenza si scontra con una violenza strutturale e sistemica che permea ogni aspetto della società… di Giulia Anzani
Il 10 agosto 2024, il presidente russo Vladimir Putin ha finalizzato ciò che aveva sognato per un tempo piuttosto lungo: ha riportato in Russia Vadim Krasikov, uno degli assassini più brutali e meno professionali della Russia, che è stato arrestato a Berlino nel 2019 e successivamente condannato all'ergastolo per l'omicidio di un ex comandante ribelle ceceno. Nella mente di Putin, il rilascio di questo ufficiale, che presumibilmente conosce dai primi anni ’90, dovrebbe essere visto come una chiara prova che il Cremlino può salvare i suoi agenti in situazioni molto difficili e può farlo più velocemente del necessario per portare a casa, ad esempio, il famoso commerciante di armi illegale Viktor Bout, che ha scontato 10 anni della sua condanna a 25 anni in una prigione degli Stati Uniti… di Vladislav L. Inozemtsev*
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