Costa cara la campagna pubblicitaria “Open to meraviglia” della ministra al turismo Daniela Santanchè, sia per le proteste scatenate sui media perché non è piaciuta sia per l'esoso compenso di circa 9 milioni di euro percepito dall’agenzia. I manifesti effettivamente sono un po' ridicoli perché ostentano l'Italia degli stereotipi con una sottile vena concettuale, schiaffandoteli in bella vista, un po' come fa Vezzoli con l'arte classica, una simbologia gratuita, offerta con la pretesa che dialoghi e che ti dica qualcosa. Non di certo ti rechi in Italia perché hai visto questi manifesti, nel complesso un po' algidi, che non coinvolgono e nemmeno interessano… di Giovanni Lauricella
Nata a Bucarest, la grande pittrice Doina Botez, recentemente scomparsa, viveva a Roma da oltre un trentennio. Il suo percorso artistico si era sviluppato attraverso la grafica, la scenografia, l’illustrazione fino a diventare una delle più importanti pittrici a livello europeo e mondiale.
Pare che i nodi siano giunti al pettine: a Roma gli spazi pubblici si trovano in crisi, e alcuni verranno chiusi. I titoli dei giornali sono espliciti: “Ancora chiusure dopo il teatro Valle, Eliseo e Globe, Pelanda Short Theatre, Romaeuropa e Nuova Consonanza”. Tra tutti quello che ha lasciato dietro di sé più polemiche è la Pelanda, che, dopo un costosissimo restauro di qualche decennio fa, si trova a dover chiudere i battenti… di Giovanni Lauricella
Ovvio che, dopo che ci si è divertiti per Carnevale, è il momento di togliersi la maschera; e così nel nostrano mondo dell’arte un terremoto sta avvenendo dopo certe dichiarazioni di alcuni tra i più influenti pensatori del mondo dell’arte. I critici per primi, ma anche artisti e molti altri operatori della cultura, si stanno prendendo a pesci in faccia perché Achille Bonito Oliva, su Robinson di Repubblica, ha rivelato l’arcano che tutti conoscevano bene, della serie “si fa ma non si dice”, rimarcando quel perbenismo stupido che è sostanzialmente la “filosofia” dell’arte… di Giovanni Lauricella
Prepariamoci a pensare che il mondo sia un altro. Tutto, o quasi tutto, diverso da questo dove crediamo di stare. Cominciamo a pensare che le parole raccontino una storia e che la storia vada per conto suo. È tutta cambiata: la sua logica si è capovolta. E accettiamo per buono quello che ci offre. Così applaudiamo alla celebrazione della donazione allo Stato italiano dell'importante collezione d'arte contemporanea di Lia Rumma, da collocare nella Casina dei Principi nel Real Bosco di Capodimonte… di Adriana Dragoni
L’anoressia visuale è una patologia che causerà il disorientamento di chiunque voglia immaginarsi un’opera artistica, nel senso che non ci riuscirà affatto. Una sorta di sindrome di Stendhal al contrario che caratterizzerà le generazioni future che non godranno più di tutte quelle foto che i vari dispositivi elettronici di comune uso consueto profondono a iosa. Si calcola, da parte di istituti statistici, che gran parte della comunicazione è opera d’immagine, emoji in testa… di Giovanni Lauricella