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23/11/24 ore

Moglie e Marito di Simone Godano, scambio di corpi e ruoli



Moglie e Marito”, film d’esordio di Simone Godano (già autore del cortometraggio Niente Orchidee), sta riscuotendo notevole successo di pubblico e critica.

 

La storia inizia nello studio di una psicologa dove appaiono in terapia di coppia il neurochirurgo Andrea (Pierfrancesco Favino) e sua moglie Sofia (Kasia Smutiak), donna in carriera che lavora in tv per  un programma televisivo tutto al femminile.

 

Incapaci di comprendere le reciproche difficoltà legate alla diversità dei ruoli uomo-donna, decidono di divorziare dopo diversi anni di matrimonio, benché abbiano due figli che amano teneramente.

 

Il destino comunque blocca la loro decisione con un esperimento scientifico intrapreso da Andrea, inventore di una macchina capace di leggere i pensieri umani.

 

Una sera egli coinvolge la consorte nell’esperimento, ma purtroppo per un incidente la macchina va in corto circuito e… Sofia e Andrea si ritrovano l’una nel corpo dell’altro.

 

Lo scambio di corpi  farà capire ad entrambi le diverse problematiche della vita quotidiana legate a sessi e ruoli, creando situazioni paradossali e comiche.

 

Il film si avvale di una buona sceneggiatura (Giulia Steigerwait e Carmen Danza), ben destreggiandosi su un tema già trattato in varie pellicole americane, rimanendo nell’ambito della commedia all’italiana che fa riflettere divertendo.

 

Un’opera piuttosto surreale, realizzata tuttavia da Simone Sodano nel modo più realistico possibile, senza cliché e interpretazioni stereotipate del rapporto uomo-donna, tesa più a conciliare empaticamente che a infierire sul suddetto rapporto.

 

Bravi gli attori, in particolare Kasia Smutiak che rivela nuove e inaspettate doti interpretative.

 

Ecco un’intervista al regista.

 

Giovanna D’Arbitrio

 

 


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