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23/11/24 ore

Padrenostro, di Claudio Noce. Un film intuitivo e soggettivo sugli anni di piombo


  • Giovanna D'Arbitrio

Presentato alla 77ª Mostra d'arte cinematografica di Venezia, il film Padrenostro, di Claudio Noce trae ispirazione dall'attentato del 14 dicembre del 1976 a suo padre, il vicequestore Alfonso Noce, da parte dei Nuclei Armati Proletari.

 

Nel film la storia comincia a Roma nel 1976 dove Valerio le Rose (Mattia Garaci), bambino fantasioso che gioca con amici immaginari, conduce una vita serena con la sua sorellina Alice, la madre Gina (Barbara Ronchi) e il padre, Alfonso (Pierfrancesco Favino), noto magistrato. Un giorno all’improvviso la sua vita viene sconvolta da un drammatico avvenimento: suo padre subisce un attentato terroristico sotto casa. Tutti pensano che Valerio dorma, invece assiste alla scena, ma non ne parla a nessuno. 

 

Da quel momento per tutta la famiglia la vita quotidiana diventa un incubo tra paura e limitazioni di libertà, sempre sotto scorta e in costante all’erta. Quell'estate, tuttavia, Valerio trova un po’ di serenità quando incontra in modo inaspettato Christian, un ragazzino più grande di lui che sembra materializzarsi dal nulla, proprio come i suoi amici immaginari.

 

Quando suo padre decide di ritornare in Sicilia nella casa di campagna dei suoi genitori e familiari, Christian li raggiunge e il racconto assume a questo punto toni e risvolti inaspettati che mettono in evidenza non solo il toccante rapporto padre-figlio, ma anche quello tra Valerio e Christian, creature innocenti degli “anni di piombo”, capaci di superare l’odio. 

 

Il cuore del film nasce da un respiro decisamente autobiografico - ha affermato il regista - da una storia accaduta alla mia famiglia e a mio padre che era un responsabile dell’Antiterrorismo per l’Italia centrale e che subì un attentato (per fortuna non mortale) da parte dei Nap. Mio fratello, prosegue Noce, che era in casa con mia madre vide tutto dal balcone. Parto da quello sguardo di quel bambino a cui è stata sottratta l'infanzia per poi allargarmi e allontanarmi dalla storia per raccontare altro, poiché aprendosi alla dimensione più favolistica legata all'amicizia diventa un film di formazione”.

 

Bravi i giovani interpreti, Mattia Garaci e Francesco Gheghi, magistrale l’interpretazione di Pierfrancesco Favino, vincitore della Coppa Volpi Coppa Volpi, notevoli sceneggiatura dello stesso Claudio Noce e d Enrico  Audenino, fotografia di Michele D'Attanasio, significativa la scelta delle musiche di Ratchev & Carratello.

 

Claudio Noce, sceneggiatore e autore di cortometraggi, con Padrenostro è al suo terzo film come regista, dopo Good morning Aman (2009) e La foresta di ghiaccio (2014). 

 

Ecco un’intervista a regista e attori (da The Hot Corn)

 

 


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