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26/12/24 ore

Il ritorno di Casanova di Gabriele Salvatores. Ispirato al romanzo di Arthur Schnitzler


  • Giovanna D'Arbitrio

Presentato all’International film Festival di Bari, Il Ritorno di Casanova di Gabriele Salvatores, liberamente ispirato al romanzo omonimo di Arthur Schnitzler (1918), appare come una riflessione sull'età che avanza, riportandoci nell'Italia del XVIII secolo attraverso le ossessioni del personaggio di Leo Bernardi, un regista.

 

Il libro di Arthur Schnitzler viene così presentato dalla casa editrice  Adelphi: “Giacomo Casanova, Cavaliere di Seingalt, giunto a cinquantatré anni, ormai stanco di avventure erotiche e di traffici politici, sente sempre più forte il bisogno di ritornare nella sua città, Venezia, da cui tanti anni prima era fuggito con la sua mirabolante evasione dai Piombi. Ma, proprio quando la meta è vicina, il destino gli fa incontrare la giovanissima Marcolina, non ancora ventenne eppure dotta studiosa di matematiche superiori e lucida illuminista. Questa donna, che lo guarda con una freddezza che Casanova mai prima aveva visto in uno sguardo femminile, lo costringe a gettarsi perdutamente in un intrigo rovinoso. E, proprio in quell’avventura, gli balena l’immagine di una felicità incomparabile, che vince di sorpresa la sua cinica sapienza: un’immagine che gli si mostra per negarsi poi subito e abbandonarlo, come un’ultima beffarda apparizione della vita.

 

Arthur Schnitzler, il magistrale evocatore della Vienna leggera e crudele degli ultimi anni absburgici, rivela in questo breve romanzo, che è forse la sua opera più segreta e personale, tutta la sua chiaroveggenza psicologica – quella per cui Freud gli scrisse che temeva di incontrarlo in quanto riconosceva in lui il suo Doppio. Una trama maliziosa, che potrebbe apparire di sfuggita in un capitolo delle Memorie di Casanova, si dilata qui in un feroce scontro fra Amore e Morte, che viene a porre un sigillo sinistro su questa tappa della carriera di un libertino, ormai segnata dall’angoscia della fine.(…)vi affiorano naturalmente i suoi temi: l’impossibilità di ogni ritorno e di ogni unione con se stessi, la lotta con il proprio Doppio, la certezza che il principe degli ingannatori è anche il primo degli ingannati, infine che l’inganno è l’unica forma in cui la vita si offre”.

 

Nel film Gabriele Salvatores, racconta la storia di Leo Bernardi (Toni Servillo), noto regista che decide di girare il suo ultimo film ispirandosi al romanzo di Arthur Schnitzler su Casanova. Nel corso delle riprese, Leo si rende conto che il famoso personaggio gli ricorda se stesso: questo Casanova (Fabrizio Bentivoglio) in effetti è un uomo anziano che ha perso interesse per la vita, non l’uomo affascinante di un tempo. Vecchio e squattrinato decide quindi di tornare nella sua amata Venezia, ma lungo il tragitto incontra la giovane Marcolina (Bianca Panconi) che in qualche modo riaccende in lui il desiderio. Purtroppo nel tentativo di sedurla, si renderà conto dei limiti imposti dall’età.

 

Il Ritorno di Casanova non è un film sulla giovinezza perduta. Tanto il romanzo quanto il film insistono sul decadimento fisico causato dalla vecchiaia, e goffamente Fabrizio lo racconta molto bene in una scena allo specchio e ancora più straordinariamente e generosamente nella sequenza del duello, in cui ad affrontarsi non sono più due personaggi, o meglio due rivali in amore, ma la giovinezza e la vecchiaia.. Ha affermato Toni Servillo: Il film di Gabriele ha il merito di mettere in campo, mentre parla di un argomento se vogliamo romantico, tanta ironia e autoironia. Ci siamo divertiti a prenderci un po’ in giro, rendendo il mio personaggio un vanesio pieno di frivolezze” (da Coming soon). 

 

Senz’altro un film significativo, supportato da un buon cast includente Toni Servillo, Sara Serraiocco, Fabrizio Bentivoglio, Natalino Balasso, Alessandro Besentini, Bianca Panconi, Antonio Catania, Marco Bonadei, Angelo Di Genio, Sara Bertelà, Elio De Capitani. Notevoli sceneggiatura di Umberto Contarello, Sara Mosetti, Gabriele Salvatores,fotografia di Italo Petriccione. Colpisce un particolare: il film è a colori, ma nel triste momento della percezione della decadenza, il colore lascia il posto al bianco e nero.

 

Tra i film del regista ricordiamo: Sogno di una notte d'estate (1983), Kamikazen - Ultima notte a Milano (1988), Marrakech Express (1989),Turné (1990), Mediterraneo (1991), Puerto Escondido (1992),Sud (1993), Nirvana (1997), Denti (2000), Amnèsia (2001), Io non ho paura (2003), Quo vadis, baby? (2005), Come Dio comanda (2008,) Happy Family (2010), Educazione siberiana (2013), Il ragazzo invisibile (2014), Il ragazzo invisibile - Seconda generazione (2018), Tutto il mio folle amore (2019), Comedians (2021)

 

Ecco il trailer del film (da Coming Soon)

 

 


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