Fabrizio Catalano, nipote di Leonardo Sciascia (di cui ha curato la regia di molti spettacoli tratti dalle opere del nonno, tra cui "A ciascuno il suo", “Il giorno della civetta”, "Todo modo" e attualmente in tournée con "La scomparsa di Maiorana") conversa con il direttore di Agenzia Radicale e Quaderni Radicali Giuseppe Rippa sulla rappresentazione teatrale di "Morte dell'inquisitore", tenutasi a Matera (capitale europea della cultura 2019) il 7 novembre liberamente tratta da un'opera mai rappresentata in teatro dello scrittore.
La Morte dell’Inquisitore racconta la storia vera di un frate originario di Racalmuto, Diego La Matina, condannato come eretico per aver difeso i diritti dei contadini e del vecchio giudice che lo interroga, Juan Lopez de Cisneros. Fra’ Diego è l’unico prigioniero, nei secoli, ad essere riuscito ad uccidere il suo inquisitore. Dopo aver vissuto per quattordici anni incatenato ad una sedia e aver fino alla fine rifiutato di “pentirsi”, morirà sul rogo, a Palermo, il 17 marzo 1658. E le sue ultime parole saranno: “Dunque Dio è ingiusto”.
- Conversazione con Fabrizio Catalano regista teatrale di Morte dell’inquisitore di Sciascia (Agenzia Radicale Video)