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21/11/24 ore

Teatro di Documenti: ‘Amori Rubati’, rassegna dal 23 al 28 novembre. Per la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne



In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne presso il Teatro di Documenti ((v. Nicola Zabaglia, 42 – Roma) si terrà la rassegna “Amori Rubati”.

 

Dal 23 al 28 novembre una settimana di letture e riflessioni intorno al ruolo della donna nel teatro e nella società.

 

Diversi appuntamenti con i grandi protagonisti della letteratura e del giornalismo per una serie di letture e conversazioni di sensibilizzazione sul tema.

 

Ogni giorno dopo gli incontri alle ore 19,00  andrà in scena lo spettacolo Cronaca di un amore rubato di e con Federica Di Martino.

 

Tutti i racconti e lo spettacolo sono tratti dal libro “L’amore rubato” di Dacia Maraini e saranno letti dall’attrice Beatrice Ceccherini.

 

La piece è una messa in scena di un racconto presente nella raccolta di Dacia Maraini; è una storia che vorremmo inventata, irreale mai accaduta, invece recenti fatti di cronaca ci rammentano la sua schiacciante veridicità e autenticità. È la storia di uno stupro di gruppo da parte di quattro adolescenti ai danni di una loro compagna di classe di tredici anni. Stupro mai condannato. 

 

L’incasso della settimana sarà devoluto all’associazione Casa del Magnificat di Roma

 

Di seguito il programma della manifestazione 

 

  

NCmedia - Ufficio Stampa

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Al TEATRO DI DOCUMENTI dal 23 al 28 novembre 2021

AMORI RUBATI

In occasione de

 

LA GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

 

Una settimana di letture e riflessioni intorno al ruolo della donna nel teatro e nella società

 

23 novembre ore 18 lettura ANNA E IL MORO e conversazione a cura dell’associazione Amleta: Angela Sajeva, attrice e portavoce dell’associazione, dialogherà con Cinzia Spanò, attrice e autrice, presidente di Amleta.

24 novembre ore 18 lettura LA NOTTE DELLA GELOSIA

 a seguire conversazione con Dacia Maraini modera: Eugenio Murrali, giornalista e scrittore

 

25 novembre ore 18 lettura MARINA È CADUTA PER LE SCALE

a seguire conversazione con Paola Di Nicola Travaglini (magistrata) modera: Giulia Merlo (giornalista del “Domani)

 

26 novembre ore 18 lettura VIOLLCA LA BAMBINA ALBANESE    

a seguire conversazione con Suor Rita Giaretta (Orsoline SCM, Casa del Magnificat di Roma) modera: Anna Pozzi, giornalista e scrittrice

 

27 novembre ore 18 lettura LO STUPRATORE PREMUROSO

a seguire conversazione con Maria Palazzesi, Casa Internazionale delle Donne modera: Flavia Capone (Letture Metropolitane)

 

Dal 23 al 28 novembre alle ore 19 domenica 28 ore 17

SPETTACOLO

CRONACA DI UN AMORE RUBATO 

di e con Federica Di Martino

Tutti i racconti e lo spettacolo sono tratti dal libro L’AMORE RUBATO di Dacia Maraini e saranno letti dall’attrice Beatrice Ceccherini.

L’incasso della settimana sarà devoluto all’associazione Casa del Magnificat di Roma

 

 

CRONACA DI UN AMORE RUBATO 

Uno spettacolo di FEDERICA DI MARTINO da un racconto di DACIA MARAINI 

 

Cronaca di una violenza di gruppo è un racconto di Dacia Maraini presente nella raccolta L'Amore Rubato.

La storia la vorremmo inventata, irreale mai accaduta, invece recenti fatti di cronaca ci rammentano la sua schiacciante veridicità e autenticità.

È la storia di uno stupro di gruppo da parte di quattro adolescenti ai danni di una loro compagna di classe di tredici anni.

Stupro mai condannato.

I colpevoli tutti assolti, malgrado i testimoni, malgrado la vittima, sopravvissuta, abbia denunciato.

 


 

Dacia Maraini ci racconta questa storia facendo parlare tutti i protagonisti:
i quattro ragazzi artefici dello stupro, la migliore amica della vittima che assiste da lontano ai fatti muta e impotente, il padre della ragazzina violentata, il prete che la soccorre sanguinante ma viva per strada, il preside della scuola che tutti gli implicati nella vicenda frequentano.

Ma la bambina no, la bambina la Maraini non la fa parlare..la bambina vive nella storia solo attraverso le parole degli altri.

Questo mi ha colpito e mi ha spinto a desiderare di mettere in scena il racconto.

Che vita può avere una ragazzina dopo aver subito uno stupro a 13 anni? Forse nessuna. Forse la sua anima si ferma in quel momento e in quel momento muore per sempre. 

In scena c'è una donna sola. Un' anima morta. Una bambina diventata donna fra quattro mura, raccontandosi sempre la stessa storia, per come gli altri l hanno raccontata, per come la società l'ha digerita.

In scena c’è una donna giudicata incapace di intendere e volere, una donna divenuta davvero incapace:incapace di uscire, incapace di guardarsi allo specchio, incapace di raccontare con le sue parole l orrore, incapace di avere sue parole. 

Una ragazzina che ha perso quel giorno il suo posto nel mondo…

Un mondo fatto di "persone per bene",un mondo dove i colpevoli hanno voce. Dove i colpevoli possono vivere,liberi. 

Federica Di Martino 

 


 

 


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