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21/11/24 ore

Teatro Trianon Viviani di Napoli, 24 febbraio debutta Totò Poetry Culture: commistione di analogico e digitale



di Giulia Anzani  

 

In occasione del 125° anniversario dalla nascita di Totò (15 febbraio) e del 70° anniversario della canzone Malafemmena, al Teatro Trianon Vivianiil 24 febbraio prossimo debutterà lo spettacolo Totò Poetry Culture. Proposto dall’omonimo duo, nato in concomitanza degli anniversari e composto da Gianni Valentino e Lello Tramma, lo spettacolosarà un concerto di musica elettronica basato sulla produzione poetica di Antonio de Curtis. Una suggestiva commistione tra analogico e digitale…

 

Comunemente noto con lo pseudonimo di Totò e, all’anagrafe imperiale, col titolo di Principe di Bisanzio, de Curtis fu autore di numerosissimi componimenti amorosi, familiari e sociali, e di alcune canzoni memorabili.

 

La maschera cinematografica e teatrale di Totò ha, spesso involontariamente, allontanato i suoi fan dagli intensi versi scritti in autonomia creativa - anche durante la fase di improvvisa cecità, adoperando un magnetofono Geloso  -. 

 

Solo più tardi le composizioni sono state comprese nel loro spirito e nella  intrinseca profondità sentimentale. In esse si può trovare un senso ritmico e musicale innato e intatto, pur essendo l’autore analfabeta di pentagramma.

 

Il progetto poetico-musicale Totò Poetry Culture ne rigenera le fonti e lascia che esse risorgano: il poeta/performer/autore Gianni Valentino e il musicista/producer/cantautore Lello Tramma - già fondatore e leader della band Palkoscenico - hanno riesumato lo scheletro delle poesie di de Curtis, rielaborandone sillabe e ritmo in una formula contemporanea.

 


 

Hanno deciso di alternare suoni di oud, saz, pianoforte, chitarre, Moog, tuba, theremin, Jen, batteria, basso, tromba, ciaramella, violoncello con manipolazioni elettroniche, sample e app digitali, e di esaltare le loro passioni per Massive Attack, Kratwerk, Depeche Mode, Röyskopp, Angelo Badalamenti, Underworld, Thievery Corporation, Buckshot Lefonque, Nusrat Fateh Ali Khan, Jam & Spoon, Jaydee, I.S.A.N., Pink Floyd e Beatles.

 

Tra i titoli composti da Totò, e riportati ora alla luce con soundscape elettronici, vi sono: Voglio bene ê femmine, Si fosse n’auciello, Core analfabeta, Ammore perduto, ‘E pezzenti, ‘A cchiù sincera, La preghiera del clown, Che me manca, ‘A ‘nnammurata mia e Malafemmena.

 

Totò poeta ha acceso un faro, illuminando sensazioni personali e intime con un vero e proprio monumento in versi dedicato all’amore santo e maledetto. L’intenzione del duo Valentino-Tramma è di trasportare le indimenticabili pagine di Totò in un segmento attuale, futuribile e digitale, che però non rinuncia all’analogico.

 

 

La performance del 24 febbraio, durerà circa 70 minuti con interludi narrativi in cui emergeranno le relazioni tra Totò e Federico Fellini, Lucio Dalla, Pierpaolo Pasolini, ma anche pagine del diario personale del Principe.

 

La platea si troverà ad ascoltare una sperimentazione definibile “elettronico-letteraria”, arrivando alla comprensione del processo di creazione e di ricerca di questa idea, fino a giungere all’evoluzione in palcoscenico, illustrando come un enorme patrimonio storico possa tornare a vivere e pulsare grazie alle applicazioni digitali per creare musica. Il desiderio di fondo è non dimenticare uno degli artisti più magnetici della cultura napoletana del Novecento e oltre.

 

I versi da cui prende vita il progetto in duo Totò Poetry Culture, sono raccolti nel libro Antonio de Curtis Il principe poeta, curato da Elena Anticoli de Curtis e Virginia Falconetti, Colonnese editore.

 


 

Racconta Gianni Valentino, ideatore del progetto e voce nonché recitante e performer per Totò Poetry Culture: “Poesia e musica elettronica trovano la loro simbiosi. Lo spoken word e il groove sonoro sono stati creati all’unisono. Non si trattava di comporre le musiche e, dopo, in maniera passiva, interpretare i versi come fosse una canzone. Né viceversa. Abbiamo lavorato esotericamente in studio e anche distanti, nelle rispettive abitazioni. Senza sosta. Rapiti da questa voragine poetica, scambiandoci quintali di musica e trovando le soluzioni più sensate ed equilibrate che un’avventura del genere possa esigere. In un frangente di tenebre umane, sociali, spirituali e creative, innescate specialmente dal secondo lockdown Covid, l’arrivo di questa idea è stata una luce miracolosa per rialzarmi”.

 

Dopo venti anni di produzioni, album, concerti, collaborazioni con artisti italiani e internazionali, - dice Lello Tramma - sono felice di aver partecipato finalmente a un progetto nel quale non ricopro il ruolo del leader in primo piano. Mi fa sentire più rilassato e pure più responsabile perché sono cresciuto musicalmente e sono più consapevole. Talvolta è piacevole restare leggermente dietro le quinte. Sempre a suonare”.

 

 

 

VIDEO CLIP

 

 

1. "Core analfabeta / Ammore perduto", mashup che equivale al debutto ufficiale del progetto Totò Poetry Culture.

 

Questo è stato il primo singolo, l'11 agosto 2021, nella medesima data in cui Malafemmena venne eseguita per la prima volta in pubblico alla Festa di Piedigrotta 1951. 70 anni esatti. 

E Totò Poetry Culture è un progetto poetico-musicale nato proprio per il 70° anniversario di Malafemmena. La sorgente resta sempre quella. 

 

2. "Che me manca", uscita in rete il 23 novembre 2021

 

3. Infine "La preghiera del clown", 

altro singolo divulgato il 15 aprile 2022, nella data in cui Totò è scomparso nel 1967.

 

 

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