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12/10/24 ore

Euro, le supercazzole grilline a “Otto e mezzo”



Cosa pensano davvero i 5Stelle dell'Europa e della sua moneta? In verità non si è ben capito. Le idee sono confuse. O forse debbono sembrare tali, perché a volte è nella confusione che si trae il maggior vantaggio.

 

E se Luigi Di Maio da un lato prova ad addolcire le posizioni, tenendo tuttavia – come dice a La Stampa - “la pistola sul tavolo”, dall'altro un genio della covata grillina dà il meglio di sé in quello che il post.it chiamauno scambio di battute surreale a Otto e mezzo”: tra Lilly Gruber e Laura Castelli, deputata del Movimento 5 Stelle, laureata in Economia aziendale e membro – ahi noi – della commissione Bilancio.

 

Si parlava della posizione del Movimento 5 Stelle sull’uscita dall’euro. Il concentrato di supercazzole di Castelli sconcerta. Il finale è da ridere. Un po' meno il fatto che continuino ad avere così tanto seguito. Ma in fondo anche questo è lo specchio di un Paese alla deriva.

 


 

CASTELLI: «Noi abbiamo detto sempre referendum, abbiamo detto sempre che i cittadini devono scegliere…»

 

GRUBER: «Ma lo dite ancora pur sapendo che non possiamo fare un referendum sull’euro perché fa parte di un trattato internazionale?»

 

CASTELLI: «Ma in realtà non è vero… A me la politica in cinque anni ha insegnato che non è vero che certe cose non si possono fare, si trova sempre il modo di farle. Questo ho imparato in cinque anni. Il tema dell’euro è un tema che, se vogliamo parlarne tecnicamente, si può affrontare: le problematiche che ha creato, quali sono le sacche dove si deve andare a intervenire…»

 

GRUBER: «Sì, che però è diverso dal fare un referendum, no?»

 

CASTELLI: «Sì, però noi abbiamo raccolto le firme, siamo convinti che si possa fare. Dopodiché, siamo convinti, sappiamo anche dove andare nel rapporto con l’Europa a incidere su alcune cose che non funzionano, e va fatto».

 

GRUBER: «Lei sarebbe d’accordo a uscire dall’euro?»

 

CASTELLI: «Io credo che una scelta così grossa non si possa prendere da soli, è una scelta che coinvolge le vite, guardi cosa è successo in questi anni con l’euro»

 

GRUBER: «Ma lei a un referendum sull’euro, dentro o fuori, cosa voterebbe?»

 

CASTELLI: «Non si dice cosa si vota»

 

GRUBER: «Ma come non si dice, lei è rappresentante di un movimento importante come i Cinque Stelle: lei dovrebbe dire sì, se io voglio votare per lei devo sapere cosa pensa sull’euro»

 

CASTELLI: «Il referendum non è un tema ideologico, è un tema tecnico. Io credo che l’euro abbia portato tanti problemi soprattutto al costo del lavoro, alla produttività delle imprese, che sia diventato l’unico modo per fare inflazione. Ci sono delle cose tecniche che appartengono peraltro alla mia competenza. Dopodiché, un conto è dire: cosa vuoi fare con l’euro, chiediamolo ai cittadini. Un conto è dire: ce l’avreste un modo per? Ci sono molte modalità…»

 

GRUBER: «Non mi ha risposto alla domanda. […] Lei a un referendum euro sì-euro no cosa voterebbe?».

 

CASTELLI: «Non lo so»

 

GRUBER: «Non lo sa, bene»

 

(fonte ilpost.it)

 

 


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