“Chi insiste con l’antimafia è un professionista dell’antimafia, proprio come denunciava Sciascia”. Questa frase di per sé potrebbe non fare una grinza, se non fosse stata pronunciata nel corso di un’intervista al Mattino di Napoli da Leoluca Orlando, tra i destinatarii della riflessione di Leonardo Sciascia nel famoso articolo sul Corriere della Sera dell 1987, nel quale si denunciava l’uso strumentale a fini potere dell’antimafia.
Il tema è tornato di attualità dopo le vicende pirandelliane che hanno investito il governatore della Sicilia Crocetta, riaprendo il dibattito che vede curiosamente e sfacciatamente alcuni campioni del professionismo antimafioso prendere le distanze “dall’antimafia come modo – dice sciascianamente Lucia Borsellino – per cristallizzare la funzione di alcune persone, magari per costruire carriere…”.
Si assiste insomma a un cambio repentino di approccio alla questione da parte di molti protagonisti di una stagione politica tutt’altro che esaltante e nemmeno conclusa, in una guerra tra antimafie, appunto, nella regione in perenne crisi, che avrebbe invece tutte le carte in regola per trainare l’economia del meridione.
Ne discute Giuseppe Rippa, con Antonio Marulo, in Maledetta Politica.