Non si sa se ancora sorprendersi oppure dimostrarsi rassegnati di fronte al modo in cui i personalismi prevalgano in modo sfacciato nella cronaca politica propinataci dal nostro sistema informativo, che – a dire il vero – è responsabile solo in parte di ciò, dal momento che molti dei protagonisti in effetti sembrano ragionare solo in questi termini. di Luigi O. Rintallo
Carlo Maria Martini voleva una riforma della Chiesa, che vedeva stanca, ancorata a una cultura invecchiata, priva di coraggio, burocratizzata e legata a riti esteriori, ma con le chiese vuote e le vocazioni in pesante crisi, esposta a piaghe gravi. di Silvio Pergameno
Dal 1948 abuona parte anche della cosiddetta “seconda repubblica”, gli aggregati elettorali italiani sono sostanzialmente rimasti invariati. L’affermazione può sembrare eccessiva, ma tutto sommato è facile constatare che nel corso del tempo se ne possono distinguere due: quello attorno al Pci (o ex-post) e quello anti-comunista (o “a-comunista”, per riprendere un attributo usato da Riccardo Lombardi). di Luigi O.Rintallo
La psicopatologia insegna che tante volte i nostri problemi personali scaturiscono dalla tendenza a ripetere il copione. E spesso, forse, è così anche nella vita pubblica. di Danilo Di Matteo
Nell’intervento alla Festa dei democratici di Reggio Emilia, il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, non ha usato mezzi termini: trovare imprenditori disposti a impegnarsi per l’Alcoa è impresa quasi impossibile. di Luigi O.Rintallo
Le perduranti difficoltà di tamponare gli effetti perversi di una crisi economica e finanziaria che si protrae ormai da quasi cinque anni e l’impossibilità ormai conclamata di soluzioni nazionali, hanno riportato agli onori del dibattito politico la necessità di un’Unione politica dell’Europa. di Silvio Pergameno
“Il rito quotidiano dell'Odio da parte di aizzatori di professione nei miei confronti, nei confronti degli appartenenti al MoVimento 5 Stelle e dei miei collaboratori sta diventando fragoroso, insopportabile, indecente. Lo scopo è quello, chiaro, di creare dei mostri da abbattere per mantenere lo status quo”. Sono le parole utilizzate da Beppe Grillo sul suo blog in un post, dal titolo “Due minuti d’odio”, nel quale l’ex comico genovese cita il celebre romanzo di George Orwell, 1984. di Ermes Antonucci
Sulla trattativa Stato-mafia e sui modi in cui è stata trattata dai nostri media, è giunto forse il momento di disporre in un elenco alcuni punti fermi e interrogativi.
La prima affermazione che ci sentiamo di poter ricavare dal confronto in atto è che la trattativa, in quanto tale, fra organi dello Stato e organizzazioni criminali non rientra in alcuna tipologia di reato. Fa parte delle dinamiche che caratterizzano il loro rapporto, tant’è vero che è stata continuamente praticata da polizia, carabinieri, magistrati e funzionari.
Povera Norvegia, la cui democrazia deve essere sottoposta al giudizio dei tuttologi commentatori italiani, perplessi di fronte alla condanna a 21 anni di Anders Breivik per la strage di Utoya. di Ermes Antonucci
La “guerra di carta” tra «Il Fatto» e «la Repubblica», descritta da Giampaolo Pansa su «Libero», ha più di un motivo di interesse. In primo luogo, chi scrive conosce bene entrambi i contendenti sia perché ha lavorato a lungo con il fondatore del quotidiano di Largo Fochetti e sia perché dello stile giornalistico del «Fatto» è stato campione. L’articolo di Pansa ha poi il merito di inquadrare lo scontro in atto fra le due testate nell’ambito del loro confronto economico-editoriale e per quello che lascia capire della situazione interna a una delle principali lobbies politico-editoriali del Paese e del ruolo da essa giocato negli ultimi anni. di Luigi O. Rintallo
“ … L'accordo c'è e fra poco verrà comunicato. Non solo, quando verrà annunciato scatenerà sicuramente le critiche di chi vuole continuare a nominare i parlamentari … ”. È il vicesegretario del Pd Enrico Letta in un'intervista al «Sussidiario.net», il quotidiano del Meeting di Cl a Rimini, che da l’annuncio con molta enfasi. di Giuseppe Rippa