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16/11/24 ore

Protezione civile: a Roma pioverà. Pronti a salire sull'Arca di Alemanno


  • Andrea Spinelli Barrile

Si resta quantomeno perplessi quando il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, rivolgendosi ai cittadini romani, pronuncia parole come "lunedì è prevista una perturbazione di forte intensità, evitate gli spostamenti, meglio se rimanete a casa". Parole rintuzzate dal sindaco meteorologo Alemanno, che ha spiegato che "è un emergenza abbastanza forte anche se i contorni non sono ancora definiti".

 

Quello di Alemanno con la meteorologia è un rapporto piuttosto complicato, che si sperava fosse stato chiuso con il tragicomico capitolo della neve dello scorso anno, quando il sindaco spazzaneve gettava il sale sul sampietrino di piazza Venezia. Già lo scorso anno, era proprio ottobre, un intenso temporale abbattutosi sulla città aveva provocato una tragedia: un "eroe per forza" morto affogato in una cantina dopo aver messo in salvo la famiglia (nel quartiere a rischio idrogeologico più alto della Capitale, l'Infernetto), e danni numerosi a cose, persone, all'economia e al buon nome della città.

 

Un evento del genere avrebbe dovuto quantomeno provocare una reazione nelle istituzioni. La Regione ha stanziato "ben" 900mila euro per i canali del XIII Municipio, quelli che esondano ogniqualvolta ci si sputa dentro: un nuovo argine di cemento da 200mila euro ed altri interventi sui cantieri minori, ma la rete di canali è satura da tempo e il problema, di fatto, non è stato nemmeno lontanamente risolto (le piogge delle settimane scorse lo dimostrano).

 

La messa in sicurezza del Canale Palocco, per esempio, non è stata avviata. Sono stati spesi 2milioni di euro per intubare il Fosso Fontanile poco più lontano ma senza mettere in sicurezza la collina che lo sovrasta e le parole dei tecnici della Protezione Civile non hanno capacità di rassicurazione: "meglio che non dormiate a casa, nella notte di martedì è prevista una perturbazione peggiore di quella dello scorso anno".

 

E' così in tutta la città: le raccomandazioni sui comportamenti da mantenere in caso di alluvione sono tutte incentrate a contenere il danno, perché nessuno ha fatto nulla per prevenirlo. Gli uomini della Protezione Civile (si parla di 1600 unità) con la polizia fluviale (600) i vigili (650 in ausilio agli altri) e le squadre di Vigili del Fuoco sono pronti all’emergenza, mentre i 10 squadre speciali dell'Ama starebbero pulendo tombini e pozzetti ostruiti, un lavoro che andrebbe fatto prima della stagione di ottobre e non quando Roma rischia puntualmente di trasformarsi in una brutta Venezia.


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