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19/04/24 ore

Un bacio, di Ivan Cotroneo. Adolescenti tra bullismo, diversità e omofobia



Ivan Cotroneo, scrittore, sceneggiatore e regista napoletano, noto per le fiction televisive Tutti pazzi per amore, Una mamma imperfetta, Una grande famiglia, E’ arrivata la felicità, ritorna al cinema con un nuovo film, “Un bacio”, tratto dal suo libro omonimo, dopo i successi ottenuti  qualche anno fa con la pellicola “La kryptonite nella borsa”  (anch’esso ispirato a un suo libro).

 

Il film è stato presentato a Napoli in anteprima, al cinema “Warner Village”, ad una platea di circa 300 alunni del liceo classico “Vittorio Emanuele II” (un tempo frequentato anche dal regista) e del liceo scientifico “Caccioppoli”. Hanno partecipato al dibattito lo stesso Cotroneo, la co-sceneggiatrice Monica Rametta, il produttore, e due giovani attori, Rimau Grillo Ritzberger e Leonardo Pazzagli.

 

“Ho voluto fare un film totalmente dalla parte degli adolescenti – ha affermato il regista - "Un bacio" parla di bullismo e di omofobia e, proprio per queste tematiche, l'ho pensato soprattutto per il pubblico giovane, che in un 'età complessa come l'adolescenza si trova spesso a contatto con la paura di essere diversi, essere giudicati e ritrovarsi un'etichetta addosso".

 

Protagonisti del film sono tre sedicenni che, emarginati dai loro compagni di liceo per la loro diversità, fanno amicizia e così si sentono più forti stando insieme: Blu (Valentina Romani), anticonformista, sensibile e sincera, ritenuta dai compagni di scuola una ragazza facile; Antonio (L. Pazzagli),timido, impacciato, condizionato dalla tragica morte del fratello, bravo come giocatore di basket, ma considerato dalla squadra come un ritardato mentale; Lorenzo (G. Ritzberger), alunno brillante, estroverso, fantasioso, ma omosessuale e pertanto deriso appena arrivato in quella scuola dopo essere stato adottato.  

 

"Le loro famiglie - aggiunge Cotroneo - sono amorevoli e nient'affatto problematiche, proprio perché ho avuto modo di documentarmi su tante storie di bullismo verificatesi in contesti per nulla negativi. In età adolescenziale, i giovani sono sfuggenti e magari anche genitori presenti e affettuosi si trovano a essere inconsapevoli di ciò che i loro figli sono costretti a subire tra i propri coetanei".

 

Riflettendo poi sulla differenza nei comportamenti giovanili del passato e del presente, ha messo in rilievo la maggiore aggressività che oggi si riversa anche sui social network rendendo ancora più drammatiche le situazioni.

 

Da parte sua, il giovane attore, R. G. Ritzberger, ha sottolineato come "Un bacio" gli ha insegnato il valore della libertà e il rispetto per la diversità, da lui definita “una grande ricchezza, anche in età adolescenziale quando può far paura, perché fa sentire esclusi dalla maggioranza".

 

Bellissime le sequenze fantastiche in cui Lorenzo cerca di sfuggire alla dolorosa realtà che lo opprime rifugiandosi nei sogni, arricchiti da vivaci danze, costumi colorati e musiche pop (colonna sonora di Mika), corredati da pop up animati.

 

Il film finisce in modo drammatico, ma il regista ipotizza una conclusione positiva che sarebbe stato possibile, se solo i tre ragazzi non si fossero lasciati coinvolgere da paure e condizionamenti della società.

 

Giovanna D’Arbitrio

 

 


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