The Disaster Artist, diretto, co-prodotto ed interpretato da James Franco,è tratto dall’omonimo romanzo autobiografico scritto da Greg Sestero e Tom Bissel.
La storia inizia quando Sestero conosce Tommy Wiseau ad un corso di recitazione e subito diventa suo amico, malgrado egli sia alquanto strano e misterioso: ha un accento dell’Est, ma dice di essere nato a New Orleans, nasconde la sua vera età, è ricchissimo ma non si sa da dove provenga il suo denaro.
Molto diversi tra loro, tuttavia i due amici hanno una grande sogno in comune: diventare attori e sfondare a Hollywood. Si trasferiscono pertanto a Los Angeles, cercando di ottenere una parte qualsiasi in un film o in televisione, ma i risultati sono scarsi.
Decidono così di girare un film, The Room,che appare sugli schermi nel 2003: un vero disastro, considerato il film più brutto della storia del cinema, eppure diventato un cult di successo. Quali i motivi?
Per la follia stessa del regista-attore (nonché sceneggiatore e produttore), la trama stramba e ricca di situazioni così improbabili da risultare comiche, il film suscitava grande ilarità e vero divertimento negli spettatori. Insomma un dramma che sullo schermo si trasformava in commedia.
James Franco non è solo regista di The Disaster Artist, ma anche attore nel ruolo di Tommy Wiseau, mentre Sestero è interpretato da suo fratello Dave Franco, entrambi supportati da un buon cast corale e camei di registi e attori, come Melanie Griffith, Judd Apatow, Micha Barton, Bryan Cranston ed altri.
Il film ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra i quali il Golden Globe 2018 a James Franco (Miglior Attore), e due candidature agli Oscar: miglior film commedia, miglior sceneggiatura non originale (S. Neustadter, M.H. Weber).
Un film intelligente, ironico, che esalta l’amicizia tra due persone, un’amicizia che a quanto pare dura ancora oggi.
Durante un’intervista James e Dave Franco hanno sottolineato le difficoltà di ottenere successo nel mondo del cinema, ma allo stesso tempo secondo loro The Room dimostra che è possibile un ribaltamento degli schemi imposti da coloro che gestiscono il potere in questo campo.
Ecco l’intervista.
Giovanna D’Arbitrio