Presentato in anteprima al Festival di Toronto 2018, Il film Red Joan, di Trevor Nunn, tratto dal romanzo La ragazza del KGB di Jennie Rooney, racconta la storia vera di Melita Norwood, scienziata britannica che dal 1937 al 1972 fornì informazioni sulla bomba atomica al KGB.
L’azione inizia nel 1999 con inaspettato arresto dell’anziana Joan (Judi Dench), accusata di spionaggio e alto tradimento: durante l’interrogatorio, Joan comincia a raccontare la storia della sua vita e numerosi flash back ci riconducono al 1937, quando giovane studentessa (Sophie Cookson) di fisica a Cambridge, si innamora di Leo Galich (Tom Hughes) che la introduce in un gruppo di giovani comunisti.
Mentre Joan lavora nel centro di ricerca nucleare al top secret Tube Alloys Project, diretto dal prof. Max Davies (Stephen Campbell Moore), i devastanti effetti della boma atomica su Hiroshima e Nagasaki la inducono a fornire informazioni su tale arma al KGB, ritenendo giusto condividerle con la Russia per mantenere l’equilibrio tra le potenze mondiali, in modo da scongiurare l’uso di una bomba così distruttiva.
Quarant'anni dopo, quando fu arrestata, grande fu la sorpresa di coloro che la conoscevano come una nonna tranquilla, amante del giardinaggio. Anche il figlio Nick, avvocato, ne fu schioccato e in un primo momento rifiutò di difenderla: lo fece solo quando comprese l’insolita strategia di Joan per preservare la pace mondiale.
Il regista inglese in effetti cerca di spiegare “il tradimento” di Joan, evidenziandone le caratteristiche etiche e umane piuttosto che i suoi legami con i comunisti: un personaggio che nel film si destreggia tra passato e presente, tra spy story e romanzo sentimentale, con interpretazione affidataa due attrici che forniscono una buona performance per i diversi tempi e luoghi, notevole come sempre quella della brava Judi Dench.
Un film in stile “britannico”, asciutto e senza troppi fronzoli, che si avvale della sceneggiatura di Lindsay Shapero, della fotografia di Zac Nicholson e delle musiche George Fenton.
Trevor Nunn, noto regista teatrale e televisivo, solo di tanto in tanto si dedica al cinema. Tra le sue precedenti pellicole ricordiamo Lady Jane, The 12Th Night, The Merchant of Venice.
In un’interessante intervista durante il Festival di Toronto, il regista ha parlato a lungo del personaggio di Joan e del pericolo delle armi nucleari.
Ecco il video dell’intervista (da TIFF Talks)