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15/11/24 ore

Madres Paralelas, di Pedro Almodóvar. Tra ricerca della verità e Memoria Historica


  • Giovanna D'Arbitrio

Presentato in concorso alla 78ª Mostra cinematografica di Venezia, Madres Paralelas, di Pedro Almodovar, racconta la storia di due donne madrilene, interpretate da Milena Smith e Penelope Cruz alla quale è stata assegnata la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile.

 

In una clinica di Madrid s’incontrano la quarantenne Janis (Penelope Cruz), nota fotografa, e la giovanissima Ana (Milena Smith),trascurata da genitori divorziati:entrambe single e rimaste incinte per errore, affrontano il parto nello stesso giorno incoraggiandosi a vicenda. La nascita di due bambine crea un legame forte che evolverà nel tempo con diversi colpi di scena.

 

Janis ha deciso di crescere da sola la figlia che l'amante, Arturo (Israel Elejalde), un antropologo forense, non riconosce come sua poiché i suoi lineamenti sono troppo “etnici”, mentre Ana, abbandonata dalla madre, un’egoista attrice in carriera, trova accoglienza nella casa di Janis dopo la morte della sua bimba. Purtroppo il destino ha giocato ad entrambe un brutto scherzo e il test sul DNA della bambina di Janis riserverà delle sorprese. 

 

Parallelamente si svolge la ricerca dei resti di coloro che furono uccisi e sepolti in fosse comuni durante la guerra civile (circa 150.000 cadaveri senza un nome), resa possibile in base alla legge sulla "Memoria Histórica", approvata nel 2007. E pertanto anche Janis, con  il supporto del suo amante, antropologo forense, è impegnata nella ricerca della fossa in cui fu sepolto il suo bisnonno per dargli una degna sepoltura, come aveva promesso alla nonna. 

 

Le due storie parallele sembrano non doversi mai incrociare, ma alla fine si comprende che sia il tampone sul DNA di Janis e Ana, sia quello eseguito sui parenti delle vittime della guerra per identificare i morti, diventano il simbolo della ricerca della Verità, nonché del coraggio di affrontarne le conseguenze, non solo a livello individuale ma anche a livello nazionale

 

Accanto al tema della “Madre” presente in molti suoi film, in effetti, Almodovar ha inserito in quest’opera anche un tema storico, mettendo in rilievo le ferite ancora aperte della tragica guerra civile. Al Festival di Venezia ha pertanto affermato che il film "parla degli antenati e dei discendenti, della verità sul passato storico e della verità più intima dei personaggi. Parla dell'identità e della passione materna attraverso tre madri molto diverse tra loro. Insieme a Janis e Ana, c'è Teresa, la madre di Ana, egoista e priva di istinto materno”. 

 

“Come narratore, in questo momento - ha aggiunto il regista -  queste madri imperfette, molto diverse da quelle che sono apparse finora nella sua filmografia, sono quelle che più lo ispirano".

 

Un bel film che si avvale non solo della regia ma anche della sceneggiaturadi Pedro Almodovar, di un buon cast di interpreti, della fotografia di José Luis Alcaine, delle musiche di Alberto Iglesias.

 

Tra i numerosi film del regista ricordiamo Matador, La legge del desiderio, Donne sull'orlo di una crisi di nervi, Légami, Tacchi a spillo, Kika - Un corpo in prestito, Il fiore del mio segreto,Carne trémula, Tutto su mia madre, Parla con lei, La mala educación, Volver, Gli abbracci spezzati, La pelle che abito, Gli amanti passeggeri, Julieta, Dolor y gloria.

 

Ecco il trailer ufficiale del film (da Coming Soon)

 

 


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