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27/12/24 ore

Bones and All, di Luca Guadagnino. Vincitore del Leone d’Argento a Venezia


  • Giovanna D'Arbitrio

Vincitore a Venezia del Leone d’argento per la regia a Luca Guadagnino e del Premio Mastroianni al protagonista Timothée Chalamet, Bones and All, è un film sospeso tra horror e romanticismo e si ispira all'omonimo romanzo di Camille De Angelis, autrice statunitense che, pur essendo vegana, ha affrontato il tema del cannibalismo. 

 

Il libro viene così presentato dalla Casa Editrice Mondadori: “Maren Yearly è una giovane donna che desidera ciò che desiderano tutti: vorrebbe essere ammirata e rispettata. Vorrebbe essere amata. Ma Maren ha anche delle esigenze particolari e segrete, che l'hanno costretta a una specie di esilio dal genere umano. Si odia per quella cosa brutta che fa, e per ciò che la cosa brutta ha fatto alla sua famiglia e al suo senso di identità, per come la cosa brutta determina il suo posto nel mondo e il modo in cui le persone la vedono e la giudicano. In fondo, non ha scelto lei di essere così. Perché Maren Yearly non si limita a spezzare cuori: li divora. Letteralmente. L'amore può avere molte forme diverse, ma per Maren finisce sempre nello stesso modo: lei che nasconde le prove e sua madre che carica i bagagli in auto. Ma quando, il giorno dopo il suo sedicesimo compleanno, la madre l'abbandona, Maren decide di andare in cerca del padre che non ha mai conosciuto. E finirà per scoprire molto più di quanto si aspettasse: perché, oltre a suo padre, sta cercando se stessa”

 

Nel film il racconto è ambientato nel Midwest degli ‘80, negli Usa di Ronald Reagan: Maren (Taylor Russell) vive con il padre in Virginia e sembra un’adolescente come tante, ma il pericoloso istinto di cannibalismo la rende diversa. Suo padre ha cercato di nascondere ciò, spostandosi da un luogo all’altro, ma alla fine decide di abbandonarla, come aveva già fatto la madre.

 

Costretta ad affrontare una vita solitaria, nel suo peregrinare la ragazza scopre di non essere la sola "mangiatrice di esseri umani”, una condizione condivisa anche da altri vagabondi ed emarginati da lei incontrati, tra cui l’affascinante Lee (Timothée Chalamet) del quale s’innamora, decidendo poi di prosegue il suo viaggio dal Maryland al Nebraska, alla ricerca d’identità e una strada nella vita.

 

Penso che Bones and All sia una fiaba sulla solitudine dell’esistenza umana - ha affermato il regista -. Al tempo stesso, c’è questo forte desiderio di voler porre fine a questa solitudine grazie allo sguardo, all’attenzione che qualcun altro ci dedica. Di tutti i miei film, penso che questo sia quello che affronti in maniera più diretta questo tema, quello della solitudine, dell’essere umano che si staglia nella vastità di un vuoto”.

 

"Bones and all" è un'espressione inglese che potremmo tradurre con "fino all'osso", cioè spolpare tutta la carne dall’osso, come fanno i cani. Ed è la fame di carne umana che lega fin dall’inizio i due giovani protagonisti del film, opera senz’altro di grande valore artistico che cela ben altri significati sotto la metafora del cannibalismo… ma in verità davvero sconvolgente! 

 

Senza dubbio eccellenti regia di Luca Guadagnino, sceneggiatura di David Kajganich, fotografia di Arseni Khachaturan, montaggio di Marco Costa. Notevole anche il cast includente, oltre ai già citati protagonisti, anche Michael Stuhlbarg, André Holland, Chloë Sevigny, David Gordon Green, Jessica Harper, Mark Rylance, Ellie Parker, Madeleine Hall, Christine Dye, Jake Horowitz, Kendle Coffey, Sean Bridgers, Francesca Scorsese, Anna Cobb

 

Trai film di Guadagnino ricordiamo The Protagonists (1999), Melissa P. (2005), Io sono l'amore (2009), A Bigger Splash (2015), Chiamami col tuo nome (2017), Suspiria (2018)

 

Ecco il trailer italiano del film (da Vision Distribution)

 

 

 


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