Presentato in concorso a Venezia nel 2022,Monica, è il terzo film del regista Andrea Pallaoro che, nato a Trento (1982), vive ora in Usa dove ha conseguito un master in regia al California Institute of Arts.
Anche i suoi precedenti film sono stati presentati a Venezia: Medeas nel 2013 nella sezione Orizzonti, Hannah nel 2017, per il quale Charlotte Ramplig vinse la Coppa Volpi.
Il recente film racconta la storia di Monica (Trace Lysette), che dopo 20 anni torna nella sua casa natale, nel Midwest, per accudire la madre gravemente malata (Patricia Clarkson).
La diversità della donna, una transgender, durante l’adolescenza aveva contribuito ad allontanarla dalla famiglia, inserita in una società rurale ancorata a pregiudizi. Dopo la lunga assenza, con difficoltà gradualmente recupera i legami da tempo spezzati con la madre e i suoi familiari, intraprendendo allo stesso tempo un percorso di consapevolezza e riscatto dal passato.
“Il fatto che Monica sia trans non è il centro della storia; è la storia di una donna che torna a casa - ha dichiarato il regista - Non vediamo mai le lotte del suo passato; le sentiamo soltanto. Sono affascinato dai traumi che derivano dall'abbandono. Quando dico “abbandono”, intendo anche non essere accettati o riconosciuti per quello che sei veramente, specialmente dai tuoi genitori. È qualcosa che ogni essere umano ha sperimentato in una certa misura, alcuni molto più di altri, e tutti possiamo capire come ci si sente. Questo è ciò che rende la sua storia così universale”.
Il film, in effetti, tocca i temi universali di rifiuto, abbandono, accettazione, riscatto e soprattutto del perdono, anche se a quanto pare, esso parte da un'esperienza personale del regista che negli ultimi anni ha dovuto affrontare la malattia della madre, un’esperienza che lo ha indotto a riflettere sulla complessità della dignità umana. E secondo il regista sembra sia necessarioritornare al passato per arrivare al perdono.
“Credo che la percezione di chi siamo e del mondo che ci circonda sia chiaramente impostata sulla nostra esperienza, sulla nostra storia e, quindi, sul nostro passato - ha affermato - Per rimarginare le sue ferite, i suoi traumi, Monica ha bisogno di perdonare e di fare i conti con il suo passato. Il suo viaggio verso la casa della madre, verso la sua infanzia, verso tutto il suo passato è un tuffo in quell’universo. “Tutti i nodi vengono al pettine”, si direbbe: prima o poi, non possiamo non fare i conti con chi siamo stati e con le nostre esperienze”.
Un buon film che si avvale della sceneggiatura di Andrea Pallaoro e Orlando Tirado. Notevole il cast che include oltre Patricia Clarkson e Trace Lysette anche Adriana Barraza, Emily Browning e Joshua Close.
Ecco il trailer ufficiale del film (da Coming Soon)