21/11/24 ore

Io Capitano, di Matteo Garrone, candidato agli oscar 2024 tra i 5 miglior film internazionali


  • Giovanna D'Arbitrio

Siamo davvero contenti che "Io Capitano", di Matteo Garrone sia entrato nella cinquina dei migliori film internazionali che correranno per gli Oscar, in competizione con "Perfect Days" di Wim Wenders (Giappone), "La società della neve" di Juan Antonio Garcia Bayona (Spagna), "The Teacher’s Lounge" di Ilker Catak (Germania) e "La zona d’interesse" di Jonathan Glazer (Gran Bretagna).

 

È una grande soddisfazione – ha affermato Garrone - Siamo felici che l’avventura continui nella speranza che il film venga visto da un numero sempre maggiore di spettatori in tutto il mondo”.

 

Già vincitore del Leone d’Argento all’80esima edizione della Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Io Capitano, di Matteo Garrone, racconta la storia di due giovani Seydou e Moussa (Seydou Sarr e Moustapha Fall), due cugini adolescenti di Dakar (Senegal) che aspirano a diventare star della musica, per cui affrontano un lungo viaggio per raggiungere l'Europa.

 

La loro diventa una moderna un'odissea: non è facile attraversare i pericoli del Sahara pieno di cadaveri, le prigioni libiche e il burrascoso Mediterraneo, nonché violenze e soprusi, anche se non mancano talvolta gesti di umanità. Il viaggio, quasi un "passaggio per l’inferno", diventa un viaggio di formazione, poiché diventare adulti vuol dire acquisire senso di responsabilità verso se stessi e gli altri. 

 

Garrone, regista e co-sceneggiatore con Massimo Gaudioso, Massimo Ceccherini e Andrea Tagliaferri, inserisce nella trama elementi nuovi: i due ragazzi non scappano dalla miseria o dalla guerra, ma “scelgono” di affrontare un viaggio verso l’Europa per inseguire un sogno. 

 

Ampio spazio viene dedicato alla vita quotidiana di Seydou e di Moussa nel  Senegal, scene che ci mostrano un paese povero, ma anche accogliente dove due sedicenni scrivono canzoni. E anche i loro compagni di viaggio hanno la dignità di uomini, poiché i migranti non vanno considerati come una massa indistinta e anonima, tutti come bestie da soma o gente barbara.

 

In questa scelta di Garrone, forse c’è solo un bisogno di non distruggere il sogno europeo di Seydou e Moussa, l’illusione che chi ha rischiato la vita in un duro viaggio, avrà davvero un'esistenza migliore e troverà un lavoro e una casa. Io, Capitano in effetti è un mix storie reali e inventate, soprattutto una parabola sulla necessità di assumersi la responsabilità delle proprie azioni, incarnata nella figura nobile di Seydou che invece di pensare solo alla propria sopravvivenza, pensa anche agli altri.

 

“Un film nato dalla volontà di raccontare quello che non vediamo, colmare un vuoto che esiste, dare forma visiva a tutta quella parte di viaggio che non conosciamo. Il controcampo delle immagini che da anni riempiono giornali e tg, a cui ci si è, purtroppo, assuefatti - ha affermato il regista - Per farlo abbiamo seguito i due protagonisti, cercato di raccontare la storia dal loro punto di vista, in soggettiva per far rivivere allo spettatore gli stati d’animo che possono provare due ragazzi che partono all’avventura verso una loro terra promessa, l’Europa. Un’odissea. Possiamo usare tranquillamente questa parola: sono gli unici portatori di un’epica contemporanea”.

 

Tra gli interpreti ricordiamo Seydou Sarr, Moustapha Fall, Issaka Sawagodo, Hichem Yacoubi, Doodu Sagna, Khady Sy, Venus Gueye, Oumar Diaw, Joe Lassana, Mamadou Sani, Bamar Kane, Beatrice Gnonko.

 

Tra i film di Garrone ricordiamo Terra di mezzo (1996), Ospiti (1998), L'imbalsamatore (2002), Primo amore (2004), Gomorra (2008), Reality (2012), Il racconto dei racconti - Tale of Tales (2015), Dogman (2018), Pinocchio (2019)

 

Ecco il trailer (da 01Distrubution).

 

 


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