Candidato a 5 Premi Goya, Il maestro che promise il mare, di Patricia Font, è ispirato al romanzo di Francisco Escribano “Desterrando el silencio: Antoni Benaiges, el maestro que inventó el mar.
Nel film si intrecciano due storie tra passato e presente, quando Ariadna (Laia Costa) decide di esaudire un desiderio del nonno che le chiede di cercare i resti di suo padre ucciso durante la guerra civile.
Si inserisce così la storia di Antoni Benaiges (Enric Auquer), un insegnante catalano, che nel 1934 si trasferì a Bañuelos de Bureba, un villaggio vicino Burgos, nel nord della Spagna. Gli venne assegnata una pluriclasse elementare in una piccola scuola dove adottò un nuovo metodo didattico da poco introdotto in Francia dal pedagogista Célestin Freinet, un metodo moderno che piacque molto agli alunni, poiché alimentava in loro speranze e sogni, tra i quali c’era quello di vedere il mare.
Le sue idee innovative, nonché il suo ateismo, tuttavia, innescarono le reazioni ostili del parroco e del sindaco. Purtroppo, nel 1936 Antoni Benaiges venne assassinato durante la guerra civile spagnola.
Con la continua alternanza tra il presente e il passato, la regista sembra voler sollecitare nello spettatore il dovere della memoria contro il revisionismo storico dei tempi attuali. Pertanto, ci racconta la storia vera di Antoni Benaiges che davvero aveva promesso di vedere il mare a bambini che potevano solo immaginarlo, applicando il “metodo naturale” di Célestin Freinet basato sulla partecipazione costante degli alunni per favorirne il processo di conoscenza.
Purtroppo proprio le sue idee innovative suscitarono l'ostilità della parte più ottusa della società e fu barbaramente assassinato. Attraverso il percorso di Adriana e le parole di suo nonno, il film ci raccomanda di vigilare affinché ciò non torni ad accadere.
“Credo che sia importante raccontare storie come queste per il modo in cui si empatizza con queste persone normali, che a loro modo ci hanno insegnato qualcosa - ha affermato la regista - Credo sia per questo motivo. Queste persone di cui parliamo, in un certo senso, sono eroiche senza essere famose. Sono eroi umani e credo sia importante cercare queste storie che meritano di essere messe in immagini e di essere raccontate. È il modo per rendere note queste storie non raccontate e per diffonderne e preservarne la memoria.”
Il film è supportato da un buon cast includente Enric Auquer, Laia Costa, Luisa Gavasa, Ramon Agirre, Gael Aparicio, Alba Hermoso, Nicolás Calvo, Antonio Mora, Milo Taboada. La sceneggiatura è di Albert Val, la fotografia di David Valldepérez, le musiche sono di Natasha Arizu del Valle.
Patricia Font, nata in Spagna nel 1978, come regista ha diretto anche Vicini davvero e Gente Que Viene Y Bah.
Ecco il trailer del film (da Coming Soon)