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05/12/25 ore

Il Cinema horror italiano accolto nelle sale istituzionali: Dario Argento premiato a Roma con la Medaglia della Presidenza Capitolina



Presentata a Palazzo Valentini l’ottava edizione dell’Italian Horror Fantasy Fest, il Maestro riceve il riconoscimento alla presenza di Luigi Pastore, ideatore del festival, e di numerosi protagonisti storici del cinema di genere

 

di Gianni Carbotti

 

Per la prima volta nella lunga storia del cinema di genere italiano, l’horror e il fantastico sono entrati a testa alta nei luoghi ufficiali della cultura romana. L’occasione è stata la conferenza stampa di presentazione dell’Italian Horror Fantasy Fest, svoltasi ieri mattina a Palazzo Valentini, dove il Maestro Dario Argento ha ricevuto la Medaglia della Presidenza dell’Assemblea Capitolina per il contributo dato al cinema mondiale.

 

A consegnare il riconoscimento è stato l’onorevole Fabrizio Santori, che ha ricordato con parole appassionate quanto il cinema di Argento abbia influenzato generazioni di spettatori e registi, facendo grande l’immaginario italiano nel mondo. Un segno tangibile, ha sottolineato, che il cinema horror e fantasy non sono più di nicchia ma parti vive e nobili della nostra tradizione cinematografica. 

 

Accanto a lui, il direttore e ideatore della kermesse Luigi Pastore, regista e instancabile promotore della cultura del fantastico, ha illustrato i dettagli della manifestazione in programma il 1° novembre 2025 alla Casa del Cinema di Roma: una giornata interamente dedicata al perturbante e al meraviglioso, tra proiezioni, incontri, anteprime e dibattiti, con ospiti italiani e internazionali. A condurre la cerimonia sarà Paolo Ruffini, mentre la giuria, presieduta dai Manetti Bros, vedrà la partecipazione di nomi storici e prestigiosi del cinema di genere.

 

 

Fra il pubblico, tanti protagonisti della stagione più gloriosa dell’horror italiano: Lamberto Bava, erede del grande visionario Mario e autore di saghe leggendarie come Demoni e Fantaghirò; Luigi Cozzi, regista e storico compagno d’avventure di Argento, anima della mitica bottega degli orrori “Profondo Rosso”, in via dei Gracchi a Roma; Franco Ferrini, sceneggiatore di riferimento del cinema argentiano e autore di cult come Phenomena, Opera e La Chiesa; Antonio Tentori, sceneggiatore e studioso del fantastico; Sergio Stivaletti, mago degli effetti speciali che per l’occasione ha realizzato il trofeo che verrà consegnato ai vincitori del festival; Gianni Paolucci, produttore cinematografico noto per il suo impegno nel cinema indipendente; e, tra le nuove leve più interessanti, Dario Germani, regista di opere come Lettera H, Antropophagus II e The Slaughter – La mattanza

 


 

Un parterre che, più che una conferenza stampa, sembrava la riunione di una famiglia: la grande famiglia del cinema “di paura”, riunita oggi sotto una nuova luce.

 

Il Maestro Argento, accompagnato dalla figlia Fiore, è apparso in discreta forma dopo il malore che lo aveva costretto al riposo durante l’estate. Leggermente provato, ma lucido come sempre, ha accolto con un sorriso l’affetto sincero del pubblico e dei colleghi. 

 

Dopo la cerimonia, è stato circondato da amici, giornalisti e fan — tra cui anche chi scrive — desiderosi di stringergli la mano, abbracciarlo e testimoniargli quanto la sua arte abbia segnato le loro vite. Molti lo hanno ringraziato con sincera emozione, ricordando l’apprensione vissuta lo scorso agosto per le sue condizioni di salute: rivederlo presente e partecipe, in un contesto tanto solenne, è stato come un piccolo miracolo laico.

 


 

Nelle sue parole, un messaggio limpido: 

 

“Finalmente il cinema horror trova spazi. È entrato nei luoghi importanti, è stato compreso”.

 

Una frase semplice, ma che suona come una rivendicazione culturale dopo decenni di rimozione. Con questo premio — e con il festival che sta per aver luogo — l’horror italiano sembra davvero ritrovare la propria casa: non più relegato ai margini, ma accolto tra le arti che sanno parlare al cuore, alla mente e agli incubi di un Paese intero.

 


 

Merito anche di Luigi Pastore, che con visione e tenacia ha saputo costruire un ponte tra il glorioso passato del cinema di genere e le nuove generazioni di autori. Giunto all’ottava edizione, il suo Italian Horror Fantasy Fest continua a confermarsi come un atto d’amore e di riconciliazione: un ritorno alle origini per guardare al futuro, in una Roma che, per un giorno, tornerà a sognare (e tremare) sul grande schermo.

 

 

 


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