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25/12/24 ore

POESÌ di Rino Mele. Nacque nel fuoco del tramonto 



Un Vangelo apocrifo ("Vangelo dell'infanzia arabo siriaco") ci dice l'ora in cui Gesù nasce, ed è il tramonto: "Giunti a una grotta, Maria disse a Giuseppe: 'È imminente per me il momento di partorire, e non posso proseguire fino alla città. Ma entriamo in questa grotta'. Questo avvenne mentre il sole tramontava. E Giuseppe corse subito per far venire da lei una donna che l'assistesse". 

 

È un'ora rivoluzionaria rispetto a quella che siamo abituati a immaginare per la nascita di Gesù, quella del Vangelo di Luca che parla dei pastori che fanno la guardia al gregge, di notte.

 

 

 

 

 

RINO MELE

 

  

Nacque nel fuoco del tramonto

 

 

Al tramonto è nato Gesù ed era sola, Maria,

col dolore necessario

a partorire.

Aveva chiesto a Giuseppe di cercare 

una donna che l’aiutasse, il sole era grande

e ingrandiva all’orizzonte,

sembrò entrare con lei nella grotta

che divenne rossa 

come un vulcano. Mentre il sole si ritraeva 

Gesù nasceva, la giovinetta 

ebrea lottò con Dio, come sempre la madre 

col figlio, quando nasce: vuol trattenerlo

e lasciarlo andare, non sa 

dove lei stessa finirà, spezzata nel corpo

che non è più suo, a ricordare. Tornò Giuseppe

con una vecchia ebrea 

ma il bambino era già lavato, fasciato. Nella 

luce di una mangiatoia, sul fieno 

fresco, lo splendore 

era musicale, un vento estremo che dita lievi 

continuavano a tessere. Angeli 

suonavano zampogne, i pastori in aria con le ali.

 

 

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Rino Mele (Premio Viareggio Poesia 2016, terna finale con “Un grano di morfina per Freud", ed. Manni) scrive, il venerdì e il martedì, su “Agenzia Radicale”. Dal 2009 dirige la Fondazione di Poesia e Storia. Il nome della rubrica è “Poesì”, come nel primo canto del “Purgatorio” Dante chiama la poesia.

 

 

 

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