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26/12/24 ore

M.U.S.A., Museo Urbano della Seta all’Aperto: la creatività del gruppo ‘Gulìa Urbana’ a Mendicino (CS). Quattro artisti per il progetto del sindaco Antonio Palermo



di Giulia Anzani

 

Seta. La fibra proteica di origine animale con cui si fabbricano tra i più pregiati tessuti. Delicata, fragile, elegante. La seta è usata nell’arredamento e nell’abbigliamento, anche quello sacro e liturgico. Ha ispirato tanti poeti, scrittori e artisti in tutto il mondo.

 

Oggi, la seta, è protagonista del progetto M.U.S.A. - acronimo di Museo Urbano della Seta all’Aperto - realizzato a Mendicino, uno dei bellissimi e suggestivi borghi dell’hinterland cosentino. 

 

Il progetto M. U. S. A. è stato fortemente voluto dal sindaco Antonio Palermo che, all’inaugurazione avvenuta il 23 luglio, lo definisce “un sogno che coltivavo da anni e che finalmente siamo riusciti a realizzare”. Grazie alla sua intuizione per la riqualifica del territorio, il progetto “è stato realizzato dal Comune di Mendicino attraverso gli artisti di Gulìa Urbana”, mi spiega Palermo.

 

Il gruppo chiamato Gulìa Urbana è un progetto di arte urbana itinerante creato nel 2012 dal presidente dell’Associazione Rublanum (nome antico di Rogliano, di cui sono originari) Andrea Falbo e Matteo Falbo, insieme a Giacomo Marinaro, che ne è direttore artistico e curatore. E con quest’ultimo ho intrattenuto una piacevole chiacchierata telefonica in cui mi ha parlato dell’esperienza mendicinese.

 


 

È stata un’esperienza interessante, utile per lo sviluppo del territorio calabrese e per la provincia di Cosenza. Tutta la squadra amministrativa ci ha sostenuto sia nella parte organizzativa che in quella pratica: ciò ha reso la realizzazione del progetto più serena e gioiosa. Il sindaco Antonio Palermo ha messo a disposizione la squadra amministrativa e la squadra comunale, con tanta buona volontà da parte di tutti. Hanno individuato le pareti e informato i privati che sarebbero stati coinvolti. Non è un’operazione facile, e queste vibrazioni positive sin da subito hanno reso la fase organizzativa molto più tranquilla”, mi racconta.

 


 

Parlare del territorio: è questa l’idea che accomuna il sogno di Antonio Palermo e la creatività di Gulìa Urbana. “Noi lo facciamo di base, è la nostra forma mentis”, continua Marinaro, “in ogni territorio raccontiamo la realtà attraverso la street art. Operiamo quasi sempre in piccoli borghi e non vogliamo che le rappresentazioni siano sempre uguali e scontate: devono essere create ad hoc, dando una nuova chiave di lettura come nuovo è il linguaggio della street art”.

 


 

E dunque la seta, come già accennato, è la protagonista dell’operazione su Mendicino. Sei sono le opere create, quattro gli artisti incaricati. Sono stati scelti perché “a nostro avviso potevano dare la chiave di lettura intuitiva che volevamo, senza essere troppo complessi nell’illustrazione”, mi spiega ancora Marinaro.

 

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Parliamo ora degli artisti, che sono stati ospiti del centro storico e accolti con calore dai residenti. “Nespoon”, dice Marinaro riferendosi alla street Artist di Varsavia “credo abbia centrato in pieno la tematica, dato che si occupa di realizzare merletti e centrini ed è molto esperta nel campo. Lei ha realizzato la sua opera su una facciata che dà sul Comune, un murales decorativo ma in cui si possono individuare forme stupefacenti: un merletto tipico calabrese, che ha potuto studiare presso il Museo della Seta di Mendicino. Ci ha lasciati stupiti per la sua capacità di distinguere il tipo di influenza che ogni tessitura ha”.

 


 

Remy Uno”, continua parlandomi dello street artist marsigliese “con cui siamo in contatto da quattro anni, ma che non eravamo riusciti a collocare in una determinata tappa. Quest’anno ci è sembrato idoneo per la causa di Mendicino. Lui parte da una base figurativa che viene “glitchata”. Utilizza spesso dei veli, e in questo caso si tratta di un velo di seta. Ha dipinto la facciata della scuola, nel centro storico della città”.

 


 

Attorrep”, nomina, riferendosi allo street artist diamantese, fondatore e direttore artistico del festival OSA, “ha realizzato la sua musa - così abbiamo chiamato le varie figure, per fare un gioco di parole col nome stesso del progetto - con una camicia che ricorda la seta. Muove dei fili, fa un gioco che ricorda i movimenti di creazione di questo prodotto”.

 


 

Infine Claudio Morne”, conclude Marinaro parlandomi del graffiti artist catanzarese, titolare di BLOKKO CREATIVO, “ha realizzato tre piccoli interventi: uno di fronte al comune, uno vicino a Palazzo Campagna e uno in un vicolo. Tutt’e tre le opere ricordano i movimenti di creazione della seta, in particolar modo il telaio, lo strumento della creazione del tessuto”.

 

Nella giornata d’inaugurazione, ognuno degli artisti ha illustrato le proprie opere agli spettatori che, in una passeggiata nel bel borgo, hanno potuto ammirare in anteprima i murales, accompagnati dalla banda musicale “Città di Mendicino”, vivendo un’esperienza unica.

 

 

Delicati come un filo di seta, ma dirompenti come solo l’arte sa essere, i murales rappresentano l’unione della “nostra antica tradizione serica con l’innovazione e l’arte, raffigurando in ogni murales un’immagine che ora ha come tema quella della seta”, ha affermato Antonio Palermo. All’iniziativa, è stato presente anche il sindaco di Caserta, Carlo Marino, che ha dichiarato “da oltre tre anni c’è un resistente filo di seta che lega i destini di Caserta e Mendicino, un patto di amicizia tra le nostre comunità”. 

 

La speranza è che “il Musa sarà un nuovo e importante attrattore turistico per Mendicino e per l’intera Calabria”, come tiene a sottolineare Palermo. E sicuramente, come conclude Marinaro, si tratta di un “esempio di come una buona amministrazione e una buona organizzazione possano creare insieme qualcosa di bello. Un linguaggio nuovo come la street art dà la possibilità di impostare un biglietto da visita innovativo, che permette di promuovere l’intero territorio digitalmente grazie a social come Instagram. Questa operazione appartiene alla popolazione, che saprà prendersene cura e valorizzarla al meglio, rendendo Mendicino un posto di ancor più grande attrattiva turistica”. 

 

Collegamenti alle pagine Instagram:

Gulìa Urbana: https://www.instagram.com/gulia_urbana/?hl=it

Nespoon: https://www.instagram.com/nes.nespoon/?hl=it

Remy Uno: https://www.instagram.com/remy.uno/?hl=it

Attorrep: https://www.instagram.com/attorrep/?hl=it

Claudio Morne: https://www.instagram.com/claudiomorne/?hl=it

 


 

 


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