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23/12/24 ore

Le api di ghiaccio di Frank Iodice


  • Elena Lattes

Pancrazio Farabosc è un marinaio in pensione che fugge da una casa di cura per anziani a Nizza il giorno del suo ottantaseiesimo compleanno. Non naviga più da oltre un decennio ed è considerato malato di demenza senile, scrive poesie apparentemente senza senso, sembra che voglia riacquistare l'indipendenza perduta facendo perdere le tracce di sé, ma il suo scopo si rivela essere l'esatto contrario: desidera dimostrare alla figlia che lo ha internato e al suo medico psichiatra che lui non è matto come credono.

 

Intraprenderà un viaggio avventuroso, che lo porterà in Italia e poi nell'Oceano fino a lambire le coste africane, dove i suoi compagni ed ex sottoposti marinai assisteranno ad un evento straordinario.

 

La giovane Sophie che, oltre ad essere sua figlia, è anche la principale e più fidata assistente dello psichiatra, fondatore della clinica, benefattore e pioniere di nuovi metodi di cura, andrà alla ricerca del padre, mentre il suo capo tenterà di interpretare i versi e ripercorrere psicologicamente il tracciato lasciato dal paziente. Avvalendosi della consulenza di un suo ex collega ed insegnante e dell'aiuto di un suo allievo compirà un'indagine nella mente umana, affrontando molti aspettigenerali tra cui l'ingenuità, la bontà e l'avidità nel perseguire i propri interessi economici, la generosità e l'egoismo, la lealtà e l'infedeltà.

 

"Le api di ghiaccio" (Lupo Editore) di Frank Iodice è un romanzo che racconta di un viaggio misterioso, appassionante che si svolge su più livelli: nell'animo dell'anziano protagonista da una parte, e in mare, nell'oceano e tra Francia e Italia dall'altra. Gli scenari si susseguono alternandosi fra i vari protagonisti e, come in un giallo, con elementi tipicamente polizieschi, ma senza esplicita e cruda violenza, l'enigma si dipana lentamente, indizio dopo indizio, creando una suspence che coinvolge il lettore costringendolo ad andare avanti fino alla fine senza staccarsi dalle poco più di duecento pagine.

 

L'autore mostra una grande conoscenza del linguaggio marinaresco, dei porti, delle città di Nizza e Marsiglia e dei problemi legati alle cure psichiatriche, della questione sempre aperta di come affrontare le malattie mentali e le persone che ne soffrono. E' molto giovane, ma riesce a parlare con delicatezza e con profondità dei conflitti che scaturiscono nei ricchi mondi interiori dove pazienti e medici a volte si incontrano, descrivendo bene quella somiglianza che solo apparentemente è del tutto inesistente.

 

Anche l'immancabile relazione amorosa, pure questa volutamente plurima, è avvolta da una sorta di ambiguità altalenante tra l'intellettuale platonico e romantico, all'esplicito ma leggero erotismo materiale.

 

Una storia, quindi, fantasiosa, ma con numerosi riferimenti a problematiche reali, adatta a tutti, sia per chi vorrà limitarsi a vederlo come un racconto leggero e avvincente, sia per chi avrà voglia di riflettere su quanto potrà cogliere fra le righe.

 

 


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