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23/11/24 ore

Autismo: un futuro nell’arte, un libro di Paola Binetti. Talenti artistici e diversità


  • Giovanna D'Arbitrio

Il 14 ottobre 2019, alle ore 15.00, presso l’Istituto Luigi Sturzo, in Via Delle Coppelle a Roma, sarà presentato il libro “Autismo: un futuro nell’arte - Quando il talento supera la disabilità” (Ed. Magi) di Paola Binetti e, presidente del comitato scientifico dell’Associazione culturale “Medicina e Frontiere”, nata da un’idea del professor Michele Guarino. Ne parleranno, con Paola Binetti, Magda Di Renzo, analista junghiana Virgilio Mollicone, fondatore di Ultrablu e l’artista Paola Grossi Gondi. Coordinatrice del dibattito sarà la giornalista Clara Iatosti.

 

Accendere la comunicazione tra il mondo dell’autismo ed i bambini, sollecitandone la sensibilità – riporta il comunicato del giornalista Romano Tripodi (Ufficio Stampa “Medicina e Frontiere) -, attraverso il godimento di immagini, colori, disegni, in altre parole tutto ciò che si pone come espressione artistica, incoraggiandoli a mettersi in contatto con gli altri attraverso la forza e l’impatto delle loro emozioni e non soltanto attraverso la parola. 

 

La diagnosi dell’Autismo è da sempre associata ad una sindrome complessa ed eterogenea che crea profondo disagio non solo nel bambino che ne è affetto ma anche nel contesto familiare in cui è inserito con immediate ripercussioni nell’ambiente in cui il bambino vive, a cominciare dalla scuola. Ampie zone d’ombra che vanno ad alterare soprattutto i registri comunicativi del bambino e che proprio l’arte può contribuire in parte a diradare. Con le sue immagini, spiega Paola Binetti, può infatti provocare e sollecitare l’interlocutore ad entrare nella scena, nei disegni, anche quando non è stato lui a disegnare. In altre parole può emozionarlo e coinvolgerlo direttamente nello scorrere quotidiano della Vita”. 

 

Un libro sull’autismo che nella diversità vuole individuare talenti artistici da valorizzare e utilizzare anche nel campo riabilitativo. Nel libro sono raccolte le esperienze sull’intersecarsi dei processi creativi e quelli di cura. Il punto focale del libro, in effetti, è la descrizione del laboratorio Ultrablu, attivo a Roma e nato per far convivere alla pari artisti normodotati e quelli affetti da autismo o altre difficoltà, per far vivere loro una vera integrazione e condivisione di esperienze artistiche.

 

 

 

 


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