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22/11/24 ore

Andrea Fogli, "Ogni cosa"



Nelle sontuose sale del Casino dei Principi di Villa Torlonia, dai pavimenti a mosaico adorni di personaggi mitologici e dalle pareti affrescate da mirabili vedute, apre la mostra di Andrea Fogli che significativamente si intitola Ogni cosa.


Nel primo ambiente incontriamo Aurora Occidentale op.17, una coppia di mani blu oranti rivolte l’una verso l’altra (1994) accostate a una parete in foglia d’oro, opera che meglio di tutte mima il titolo della mostra, dove confluiscono temi legati alla figura della Vergine Maria e altri che rimandano alla pagana Mater Tellus, delineando una dimensione poetica tanto del sacro quanto di una naturalità anch’essa sacralizzata.


Continuando il percorso, abbiamo una serie di sculture in cera, Isole (2005 - 2006) e Cuori (2007), i cicli pittorici della Vierge au Silence (2005 - 2007) e il Voyage au centre du monde (2008) realizzati ridipingendo santini e vecchie cartoline postali, e inoltre le grandi carte a carboncino della Vierge au Silence II (2009-2012). Seguono 24 disegni del Diario delle Ombre (2000 - 2008),  e ancora una serie fotografica iniziata nel 1994, L’Anagramma di Maria III (2001).

 

Una grande sala ospita poi i lavori che l’artista ha realizzato nel 2012 appositamente per il Casino dei Principi, che richiamano alcuni aspetti significativi della Scuola Romana: 12 dipinti su tavola, il Fregio dei Risvegli, e 5 sculture in terracotta della serie Notti Bianche.


L’atmosfera creata dalle opere di  Fogli in alcune sale ricorda lontanamente la ricerca praticata dai naturalisti inglesi che alla fine dell’Ottocento, stimolati dai concetti filosofici dei positivisti si accingevano a scandagliare e a dare un senso a ogni elemento che la natura offre. Tipica di quei tempi era l’attitudine a copiare piante, fossili animali e minerali e tradurre in immagini i più svariati aspetti che ”il libro della Natura”  rivelava in forme talora sorprendenti e inconsuete.


Un approfondimento scientifico che era allo stesso tempo spunto per un nuovo corso artistico per l’accurato impegno estetico che comportava per gli esecutori, che si realizzava magistralmente con  disegni, acquarelli, inchiostri, come anche in calchi di gesso  di pregiata manifattura, che sono il nucleo dei grandi musei di scienze naturali che in quel periodo sorsero nelle maggiori capitali d’Europa e del Nuovo Mondo, testimonianza di un’ebbrezza scientifica e quasi religiosamente panteista dove alcune dottrine rinascimentali rifiorivano alla luce del positivismo. (Ricordiamoci pure che non era ancora usata la macchina fotografica, la cui adozione fece man mano  scomparire tale approccio “artistico” alla natura).


Un ricordo, o meglio, una stratificazione di memorie erudite, che diventano in Fogli una proiezione delle nostre angosce presenti e future; l’allestimento è particolarmente calibrato in rapporto al sito museale, in modo da rendere più suggestiva la presenza delle opere e favorire la comprensione del messaggio da esse sotteso.


Promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico - Sovrintendenza Capitolina, con la collaborazione del Centro Italiano Studi e Indagini (CISI) e i servizi museali di Zètema Progetto Cultura, sotto il patrocinio dell’Ambasciata di Finlandia in Italia, l’esposizione è curata da Claudia Terenzi, componente del Comitato Scientifico del Museo della Scuola Romana di Villa Torlonia. Saranno presenti i testi di Peter Weiermair e di Markku Valkonen, Giancarlo Carpi e Graziano Menolascina. Organizzata da Marco Ancora e Zetema Progetto Cultura.


Giovanni Lauricella



Andrea Fogli Ogni cosa

Musei di Villa Torlonia, Casino dei Principi

Venerdì 1 febbraio – domenica 7 aprile 2013



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