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23/11/24 ore

Premio d’arte Bugatti-Segantini alla carriera di Claudio Palmieri. Mostra a Villa Brivio (Nova Milanese)


  • Giovanni Lauricella

Per il prestigioso Premio d’arte Bugatti-Segantini di Nova Milanese, vinto da Claudio Palmieri, sarà aperta al pubblico, a villa Brivio il 12 giugno, una sua personale.Giunta alla sua 62a edizione, lamanifestazione è organizzata dalla Libera accademia di pittura Vittorio Viviani, con il patrocinio del Comune di Nova Milanese e il supporto della Fondazione Rossi, e con il patrocinio dell’Accademia di belle arti di Brera, Regione Lombardia, Provincia di Monza e Brianza.

 

Il premio è alla carriera dell’importante artista e sarà l’occasione per vedere alcune delle sue opere più rappresentative, esposte a cura del prof. Flaminio Guadoni, autore del testo del catalogo, con foto di Claudio Palmieri e Stefano Fontebasso. Parallelamente, negli spazi della Casa Arti e Mestieri, saranno visibili al pubblico oltre 80 opere della Collezione del Premio, con tutti gli auspici possibili - come ha detto il presidente della LAP Luigi Rossi - viste le conseguenze della non del tutto scongiurata pandemia.

 

“L’artista scelto dal comitato scientifico per il riconoscimento alla carriera è uno sperimentatore a tutto campo” scrive la Libera Accademia a proposito di Palmieri, romano, nato nel 1955 e che ha esordito nella prestigiosa galleria L’Attico nell’aprile del 1985 con la mostra “Tre pittori inediti”. Scultore e fotografo, è “noto soprattutto per le sue sculture in metallo. Opere che, con le sue mani, ha fatto anche suonare in diverse performance musicali”. Delle opere di Claudio Palmieri che hanno motivato il premio alla carriera sarà acquisita nella collezione del Premiod’arte Bugatti-Segantini “Architettura naturale”, opera del 1990.

 

 “Dare un segnale forte alla Cultura, quella con la maiuscola, anche a Nova Milanese. È questo l’obiettivo con cui anche quest’anno, tra mille incertezze, abbiamo voluto sostenere l’organizzazione del Premio che rappresenta un lustro per la nostra città”  spiega l’assessore alla Cultura Irene Zappalà.

 

Di Claudio Palmieri si potrebbe parlare a lungo proprio perché con le sue innumerevoli escursioni in varie discipline artistiche offre una quantità tale di argomenti da trattare che diventerebbe oneroso scrivere  anche una semplice traccia del suo poliedrico percorso artistico. Per avere un’idea di che cosa stiamo parlando a proposito di Claudio Palmieri, bisognerebbe approfondire il discorso della sua pittura nella “Nuova Scuola Romana” o  “Scuola di via del Paradiso,” ovvero degli artisti della galleria di Fabio Sargentini, che è una parte importante della storia dell’arte contemporanea; poi bisognerebbe parlare delle sue sculture che vanno da quelle metalliche a quelle di altri e più disparati materiali, come ceramica o tessuto plasmato e irrigidito colorato con pigmenti fluorescenti ecc.

 

Palmieri si è poi misurato nell’ambito musicale, ottenuto con strumenti da lui appositamente costruiti per performance sonore, fino ad arrivare al campo fotografico e a non so quali altre realizzazioni e sperimentazioni; di lui mi ricordo uno studio grandissimo pieno di roba ammassata coperta da teli, strumenti musicali e un computer dal quale uscivano a sorpresa video, foto ecc. Palmieri, infatti, ha sviluppato una carriera densa di tanti avvenimenti che mettono a dura prova chi osa avventurarvisi per individuare i migliori esempi delle sue multiformi esperienze.

 

La complessità di Claudio Palmieri sta in una sua dote, la tensione artistica, da cui pare venga come travolto al punto che non può fare a meno di realizzare opere di quel rango che in quel momento gli pare proficuo.

 

Una tale caratteristica potrebbe rappresentare la sua inequivocabile distruzione, e invece, grazie al suo geniale talento, egli riesce non solo a risolvere, ma anche a rinascere lui stesso di volta in volta come in una sindrome di reincarnazione, non in uno ma in vari artisti di disparate tecniche. Incredibilmente, cosa che si potrebbe sospettare, non è caotico anzi sono processi artistici molto precisi e ordinati.

 

Nemmeno cade in sbavature come molti artisti che esprimono la transizione, caratteristica del contemporaneo, in opere ambigue e dalla non precisa collocazione. Abilmente in ogni opera che fa riesce ad esprimere il meglio possibile con facilità, altrimenti non si capirebbe come riesca a fare così tante cose. Con questa mia piccola introduzione penso che potrete approcciarvi meglio alla sua biografia, scritta con perizia dal curatore prof. Flaminio Guadoni nel catalogo;  se preferite, cliccando nel suo sito o in altri che si trovano in giro, potrete ripercorrere il suo percorso artistico che meritatamente è stato premiato a Nova Milanese.

 

Ripeto: un alto riconoscimento, per cui chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e stimarlo non può fare altro che augurargli i migliori e sentiti complimenti.

 


 

Premio d’arte Bugatti-Segantini alla carriera di Claudio Palmieri

Villa Brivio, piazzetta Vertua Prinetti 4 

Mostra Claudio Palmieri - Premio alla carriera  

Casa Arti e Mestieri, piazza De Amicis 2 

Esposizione collezione Premio Bugatti – Segantin

Nova Milanese

 dal 12 giugno al 3 luglio 2021

 

 


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