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12/10/24 ore

La gloria transnazionale: un musicista senza frontiere. Kobayashi Ken-Ichiro torna a Budapest  per dirigere la MÁV


  • Vincenzo Basile

Kobayashi Ken-Ichiro, Kobaken per i suoi fans giapponesi, torna a Budapest per dirigere la MÁV, la maggiore orchestra sinfonica ungherese nella stagione 2022-23 appena iniziata.

 

Gia direttore della Tokyo Metropolitan e della Kyoto Symphony Orchestra nonchè della Japan Philharmonic e della Yomiuri Nippon Symphony Orchestra Europa il Maestro ha diretto in Germania, Austria, Gran Bretagna e Olanda. 

 

Lungo é l'elenco degli alti incarichi ricoperti, tra i quali quello di Direttore  della Hungarian State Symphony, Franz Liszt Academy of Music, è stato il primo direttore d'orchestra asiatico della Filarmonica Ceca al Festival Internazionale di Musica di Primavera di Praga nel 2002, dopo  Gerd Albrecht e Vladimir Ashkenazy.

 

Come compositore, Kobayashi ha prodotto numerose opere. Tra queste nel 1999 una “Passacaglia”, Opera per archi commissionatagliper la commemorazione del 400° anniversario dell'instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Olanda e Giappone.

 

Durante la conferenza stampa in suo onore ha ricevuto un'opera a lui dedicata dalla storica  porcellaneria manufatturiera di Herend. Il suo fecondo rapporto con l'orchestra magiara inizió nel 1974 quando Kobayashi Ken-Ichiro vinse la prima gara internazionale per Giovani Direttori.

 


 

Ed é a Budapest che il maestro intende concludere la sua carriera nell'arco dei prossimi due anni, con tre sue esibizioni il 20, il 26 maggio e l’ultima,  il 24 aprile 2023, già preannunciato in Europa come l'evento musicale dell'anno. Kobayashi ha dato importanti contributi allo scambio internazionale attraverso la cultura ed è per questo apporto che gli fu riconosciuto dal Direttore dell'Agenzia per gli Affari Culturali l'Ordine del Sol Levante nel 2013. 

 

Gli è stato inoltre conferito il Liszt Memorial Decoration e dal governo ungherese, il titolo di Ambasciatore Culturale Ungherese. Non credano però i moltissimi fans, vecchi e nuovi, che quella sua musica si spegnerà in silenzio.

 

É immaginabile che, non solo loro ma anche un tal gigante possa farne a meno? O é quasi scontato che  continuerà,  deposta la bacchetta, pur in privato raccoglimento, tramite uno o più dei suoi strumenti prediletti?

 

 


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