Se c'era, questa volta, l'auricolare trasmetteva direttamente da un altro mondo. Un mondo complesso, fatto di pezzi di vetro sospesi dove si riflette un'umanità frantumata, timorosa, madre assopita e gravida di ribellione. Un mondo in cui la signorina 'V' galleggia per non precipitare, funambola sulla corda del disincanto, un bastone d'ironia per mantenere l'equilibrio ed arrivare lì, dall'altra parte, a riprendersi i sensi smarriti.
Ambra Angiolini ci fa entrare in quel mondo lì, figlia unica di un creatore d'anime dai denti digrignati e dalla penna vibrante, uno Stefano Benni disilluso, dissacrante, esilarante, pungente. 'La misteriosa scomparsa di W', testo teatrale dello scrittore bolognese portato in scena dall'ex ragazza prodigio di 'Non è la Rai', parla di 'V', una donna qualsiasi alla ricerca del suo pezzo mancante: dove e quando ha perso quella parte fondamentale di lei?
Come si può essere felici senza essere completi? Come si fa ad assaggiare la vita, a tracciarne i contorni, a guardare in fondo ai suoi crateri, ad odorarne i vapori e ad ascoltarne il richiamo senza essere interi?
Totalmente immersa nel suo superbo esercizio – di stile e di esistenza – la signorina 'V' di Ambra si muove nel bianco di una scenografia essenziale e accecante, corre, gattona, passeggia e si ferma al limite della condizione umana, aggroviglia menti e parole, ricorda amori e amicizie, rimpiange sogni e si veste di paradossi.
'V' è l'incompiutezza, il tormento che da essa deriva, è il corpo nudo sotto i neon a disposizione di una mente tiranna, impietosa, nella grande cornice di un mondo dove il confronto con il pezzo perduto di se stessi è inevitabile, come la guerra.
Dolente, l'opera di Benni, schizofrenica, agguerrita e poetica come la sua protagonista, un'Ambra sorprendente, al massimo della forma, interprete perfetta di una scrittura caleidoscopica: l'attrice romana sostiene per un'ora e mezza un vero e proprio one woman show, riempendo la scena, confrontandosi continuamente, incessantemente con la comicità e la drammaticità di cui è nutrito il testo, padroneggiando mimica, gestualità, tempi recitativi. Commuovendosi e commuovendo. Ritrovando il suo tutto sotto una pioggia di petali rossi.
'La misteriosa scomparsa di W'
di Stefano Benni
con Ambra Angiolini
regia Giorgio Gallione
produzione Teatro dell'Archivolto
Al Teatro Vittoria di Roma dal 18 febbraio al 2 marzo 2014